Il voto tra poche settimane in Commissione Agricoltura.
Gli eurodeputati della Commissione Agricoltura, tra poche settimane, avranno l'occasione di approvare un Regolamento a favore della tutela degli animali familiari in tutta l'UE.
Gli emendamenti prevedono anche l'introduzione di una lista positiva a livello europeo, per identificare quali specie animali possano essere considerati ammissibili nella convivenza domestica con gli umani “al fine di ridurre i rischi legati al benessere animale, garantire la salute pubblica e proteggere la biodiversità”.
Dal rapporto Zoomark 2025 risulta che in Italia i pesci sono gli animali più diffusi presenti nelle case, anche se il loro numero è in calo. Anche la presenza di uccelli in cattività è in diminuzione, condizionata dalla riduzione degli operatori che commerciano questi animali, e soprattutto dall'inasprimento delle norme per la registrazione dei pet. La loro popolazione è oggi stimata attorno ai 12,7 milioni di individui. Risulta invece stabile la presenza di piccoli mammiferi e rettili, che nel complesso superano i 3 milioni nel territorio nazionale. Questa riduzione è legata sia alla diminuzione dei negozi che vendono animali vivi che all'entrata in vigore di normative più restrittive per la loro commercializzazione.
Il Decreto Legislativo 135/2022 dispone, infatti, il divieto di importazione, detenzione, commercio e riproduzione di animali appartenenti a specie selvatiche ed esotiche prelevati dal loro ambiente naturale, attraverso l'adozione di un elenco di specie animali che potranno continuare ad essere importate e detenute come animali “da compagnia”, anche se provenienti da ambiente selvatico, rendendo la commercializzazione di qualunque specie al di fuori di tale lista illegale.
UNO STRUMENTO EFFICACE
Le ricerche condotte nei Paesi europei in cui è già stata
adottata la lista positiva dimostrano l'efficacia di tale strumento nel ridurre
il commercio di animali selvatici ed esotici. Come sostenuto dalla Corte di
Giustizia Europea, la lista positiva rappresenta uno strumento giuridicamente
valido. Le implicazioni negative che scaturiscono dall'importazione di specie
esotiche sul territorio italiano hanno conseguenze drammatiche sulla
biodiversità, sull'habitat da cui provengono gli animali, e sulla salute sia
delle persone che degli animali.
Gli Stati membri che hanno adottato una lista positiva lo hanno fatto però con regole diverse e, tale frammentazione normativa facilita il commercio transfrontaliero di specie vietate in alcuni Paesi ma legali in altri.
ATTENDIAMO LA 'LISTA NEGATIVA'
C'è da dire che anche in Italia, nonostante i risultati
raggiunti grazie alla lista positiva, l'attuazione completa della Legge manca
ancora di un atto fondamentale. Si tratta della "lista negativa", che il Ministro
dell'Ambiente Pichetto Fratin avrebbe dovuto emanare entro il 27 marzo 2023,
insieme ai Ministri dell'Agricoltura, della Salute e dell'Interno. Il suo completamento è fondamentale per impedire che animali come pitoni, ragni
velenosi, varani e primati siano ancora trattati come oggetti da collezione,
soffrano per la detenzione contro la loro etologia e possano rappresentare
focolai di zoonosi con rischi per la salute pubblica.
[Giulia Giambalvo - Responsabile LAV Area Animali Esotici]