Il Parlamento europeo ha espresso il suo parere.
Nella seduta plenaria di oggi il Parlamento europeo ha adottato la sua posizione sulla proposta di regolamento relativa al benessere e alla tracciabilità di cani e gatti, con 457 voti a favore, 17 contrari e 86 astensioni.
Se il testo adottato verrà definitivamente approvato al termine del suo iter, tra le novità più rilevanti vi è lo stop alla vendita di cani e gatti nei negozi. Si tratta di un primo passo fondamentale – già realtà in alcuni Paesi europei – verso una netta riduzione degli acquisti d'impulso e che rappresenta un passo cruciale verso il divieto di commercializzazione di vite animali, a partire proprio da cani e gatti.
La proposta introduce anche l'obbligo di microchippatura e registrazione per tutti i cani e gatti immessi sul mercato o detenuti da privati. Una norma già in vigore in Italia, ma ancora assente in molti altri Paesi dell'Unione, e che rappresenta un importante avanzamento nel contrasto al traffico di cuccioli.
Altra svolta cruciale è l'approvazione dell'emendamento per l'introduzione della Lista Positiva: un sistema in base al quale solo le specie diverse da cani e gatti considerate idonee potranno essere detenute o vendute.
Il Parlamento europeo si allinea così a quanto già previsto in Italia con il Decreto del Ministero della Salute dell'11 ottobre 2022 (attuativo del Decreto Legislativo n.135 del 2022), la cui applicazione è però ancora incompleta: manca infatti la seconda parte della lista, che il Ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, tiene bloccata in un cassetto per compiacere allevatori, commercianti e collezionisti. Ancora una volta, la spinta al cambiamento potrebbe arrivare da Bruxelles.
Infine, è significativo che non siano state approvate tutte le esenzioni proposte da alcuni gruppi parlamentari – in particolare il PPE (in cui, per l'Italia, confluiscono Forza Italia, Noi Moderati e SVP) – che avrebbero favorito allevatori e commercianti.
Sugli oltre 300 emendamenti presentati e votati, sarà possibile effettuare una valutazione complessiva del testo solo dopo la pubblicazione ufficiale da parte del Parlamento europeo.