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Europarlamento: discussa la revisione dello stato di protezione dei grandi carnivori

Gli europarlamentari italiani di maggioranza e opposizione, con la sola eccezione di M5S, ripiegati su posizioni antilupi.

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Ultimo aggiornamento

giovedì 14 settembre 2023

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Animali selvatici

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Anche al Parlamento Europeo un attacco diffuso che la maggioranza vuole allargare a tutta la fauna selvatica

Dopo il discorso sullo stato dell’Unione tenuto ieri dalla Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, il Parlamento Europeo ha affrontato la discussione sulla Rule 162 “Reviewing the protection status of wolves and other large carnivores in the EU”.

Si è trattato di un momento di approfondimento e discussione sulla tematica che riguarda la possibile revisione dello stato di protezione assegnato ai lupi e agli altri grandi carnivori, che non porterà ad alcun atto legislativo o presa di posizione ufficiale, ma che ha rappresentato l’occasione per chiarire le posizioni dei singoli europarlamentari italiani.

I segnali ricevuti dall’europarlamento sono molto negativi e confermano che i rappresentanti dei partiti di maggioranza italiani sono tutti appiattiti su una generica e acritica richiesta di revisione al ribasso dello status di protezione di orsi e lupi , posizione assunta anche dall’opposizione con unica eccezione rappresentata dalla rappresentante dei M5S. Massimo Vitturi, Responsabile Are Animali Selvatici LAV

E’ infatti l’europarlamentare Maria Angela Danzì (M5S) l’unica ad essere intervenuta ricordando che la revisione al ribasso del grado di tutela del lupo rappresenta un ritorno al passato preoccupante dopo che per anni grazie alla Legge per il ripristino della natura e della biodiversità sono stati fatti numerosi passi avanti. Oggi non c’è alcuna necessità di avviare un processo di revisione, le tante lamentele del mondo allevatoriale hanno l’unica funzione di chiedere nuovi, ulteriori finanziamenti.

Alessandro Panza e Elena Lizzi della Lega usano aggettivi esagerati, di effetto, parlano di situazione drammatica, addirittura di danni psicologici per gli agricoltori, come se questi avessero più bisogno di uno psicologo che di utilizzare le recinzioni messe gratuitamente a disposizione dalle Regioni, arrivando finanche a strumentalizzare la morte dell’uomo trentino a seguito dell’incidente con l’orsa JJ4 arrivando al paradosso di affermare che la Lega ha operato molto bene in Trentino. Affermazioni assurde visto che quell’incidente è accaduto in una provincia autonoma amministrata proprio dalla lega con evidenti responsabilità della stessa amministrazione che non ha mai favorito la convivenza pacifica tra persone e orsi.

Ma l’apice è raggiunto dai rappresentanti di Fratelli d’Italia, nonché cacciatori, Fiocchi e Berlato che nei loro interventi la buttano sul melodrammatico sfruttando quella che è oramai diventata la figura retorica del bambino che viene morso dal lupo, giungendo ad affermare che non solo i lupi, ma tutta la fauna selvatica deve essere gestita, sottinteso a colpi di fucile e carabina per il divertimento dei loro colleghi calibro 12. In particolare l’on. Fiocchi si distingue affermando che “se devo scegliere fra pecora e lupo io scelgo la pecora”, evidentemente per farla macellare e poi mangiarsela lui stesso senza doversela contendere con il lupo.

Nel PD l’on. Camilla Laureti è decisamente più propensa a favorire la convivenza fra attività allevatoriali e la presenza del lupo chiedendo di investire di più sugli interventi di prevenzione, dando tempi certi e rapidi per gli indennizzi, allo scopo di ridurre la problematica a uno scontro tra umani e animali. Di diverso parere il suo collega Paolo De Castro che sottoscrive in pieno la richiesta di declassamento dello status di protezione del lupo, accampando il pretesto della tutela del benessere degli animali allevati che, è opportuno ricordarlo allo stesso Onorevole, non si trovano negli allevamenti per una gita di piacere ma per essere sfruttati per tutta la loro breve vita per il loro latte e la loro carne.

Anche al Parlamento Europeo è quindi in pieno svolgimento un attacco diffuso, trasversale e concentrico che, a partire dai lupi, la maggioranza vuole allargare a tutta la fauna selvatica.

Contro questo generalizzato clima d’odio, sabato 16 settembre dalle 14.00 la LAV sarà a Trento per una grande manifestazione nazionale nella quale ribadiremo il nostro no a qualsiasi azione che possa nuocere ai lupi, agli orsi e a qualsiasi animale selvatico. Le responsabilità della mancata prevenzione dei danni sono tutte in capo alle amministrazioni regionali, se c’è qualcuno che deve essere chiamato a rispondere non sono certo gli animali selvatici.