In un anno, collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio, il porgetto ha offerto un aiuto concreto a quasi 300 persone.
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L'ambulatorio è un centro di cura per cani e gatti che vivono in famiglie con fragilità sociali, non sempre in grado di rispondere a tutti i bisogni dei propri animali. Persone coinvolte, per questo motivo, in un programma di sostegno, che LAV e la Comunità di Sant’Egidio portano avanti da quasi quattro anni.
L’ambulatorio in questo anno ha offerto visite, interventi chirurgici e cure gratuite garantendo agli animali il diritto alla cura che meritano: un punto di approdo concreto delle attività che LAV porta avanti da anni in collaborazione con Sant’Egidio per non lasciare soli gli anziani e le famiglie che condividono la propria vita con un cane o un gatto.
Nel corso di quest’anno l'ambulatorio ha effettuato un totale di:
Un anno intenso, fatto non solo di numeri ma anche di storie. Come
quella di Dragan e Lilli: lui senza fissa dimora, lei una cagnolina anziana e
affettuosa, conosciuti nel quartiere come “Lilli e il Vagabondo”. Lilli è oggi
una paziente abituale dell’ambulatorio, e Dragan non smette di ringraziare LAV
per il supporto ricevuto.
Spesso per queste persone i loro animali sono l’unica famiglia e l’unico conforto rimasti: LAV interviene a sostegno delle famiglie per tenerle unite e tutelare i legami d’affetto, senza lasciare nessuno indietro.
La sinergia tra LAV e la Comunità di Sant’Egidio è molto importante per salvaguardare il prezioso legame che unisce le persone ai loro animali e concretizzare il principio di One Health, che riconosce la salute umana, animale e ambientale come interconnesse.
Prendersi cura di un animale richiede molte risorse, non solo economiche, e spesso le persone con difficoltà non possono più far fronte a tutto ciò di cui i loro cani e gatti necessitano, arrivando persino a rinunciare ad essere curati pur di non lasciare soli i loro animali.
A fronte di iniziative davvero meritevoli a livello regionale o locale – come quelle dei Comuni di Milano e Modena, o quella ancora in corso voluta dalla Regione Piemonte - noi di LAV chiamiamo le istituzioni pubbliche a una concreta presa di coscienza, vista l’evidente necessità di garantire il diritto alla cura per tutti, animali e umani, a livello nazionale.