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Caccia: Roma Capitale esprime seria preoccupazione sul DDl Lollobrigida

LAV ringrazia l’Assemblea Capitolina, sensibile agli animali, alla tutela dell’ambiente e all’incolumità pubblica.

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Ultimo aggiornamento

venerdì 07 novembre 2025

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Animali selvatici

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La maggioranza dei cittadini italiani non possono più tollerare l’uccisione di milioni di animali ogni anno

Con il voto favorevole del centrosinistra assieme ad Alleanza Verdi Sinistra, Movimento 5 Stelle e la consigliera Mussolini di Forza Italia, ieri l’Assemblea capitolina ha decretato l’approvazione della mozione presentata dal consigliere Rocco Ferraro, con la quale l’Assemblea di Roma Capitale chiede al Governo di fermare il percorso di approvazione del famigerato DDL Lollobrigida che vuole demolire le poche tutele oggi garantite agli animali selvatici.

Raccogliamo con grande entusiasmo questa espressione di una volontà che accomuna la stragrande maggioranza di cittadini italiani, da sempre contrari alla caccia – dichiara Massimo Vitturi, responsabile Animali Selvatici della LAV – l’Assemblea di Roma Capitale, che rappresenta quasi tre milioni di cittadini, cioè più di sei volte il numero dei cacciatori, ribadisce ancora una volta e con ancora più forza quanto emerso dai recenti sondaggi, che confermano che quasi l’80% degli italiani vorrebbe che la caccia fosse dichiarata finalmente illegale. Massimo Vitturi, area animali selvatici LAV

Il DDL Lollobrigida prevede l’ampliamento dei territori destinati alla caccia, una stagione venatoria che può durare tutto l’anno, la riduzione della superficie delle aree protette, l’apertura della caccia nelle foreste demaniali e con gli emendamenti proposti dalla maggioranza anche sulle spiagge, l’ingresso incontrollato sul territorio nazionale di tutti i cacciatori dell’UE.

Ora c’è il grande rischio di un blitz della maggioranza parlamentare, che potrebbe inserire parti del DDL all’interno del percorso privilegiato di approvazione della Legge di Bilancio, come già fatto nel 2022 con il famigerato “emendamento Foti”, che ha dato avvio alla stagione di caccia selvaggia inaugurata dai partiti di maggioranza pochi giorni dopo l’insediamento.

Prossimamente le associazioni animaliste che hanno depositato il progetto di Legge di iniziativa popolare per l’abolizione della caccia, dovranno essere sentite nelle stesse Commissioni dove è in corso l’esame del DDL Lollobrigida. Sarà l’occasione per ribadire, all’interno delle aule istituzionali, la richiesta di rispetto dei principi democratici e quindi l’abolizione definitiva della caccia, in ossequio alla schiacciante maggioranza dei cittadini italiani che non possono più tollerare l’uccisione di milioni di animali ogni anno per soddisfare il passatempo sanguinario dei cacciatori. LAV