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Capre di Porto Empedocle: il TAR Sicilia annulla i provvedimenti di uccisione

Accolto il ricorso presentato da noi di LAV con LNDC Animal Protection. e

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giovedì 18 dicembre 2025

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Animali selvaticiAnimali negli allevamenti

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La tutela degli animali non opzione discrezionale ma obbligo giuridico

 Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia ha accolto il ricorso presentato da LNDC Animal Protection e LAV e ha annullato i provvedimenti del Comune di Porto Empedocle, che prevedevano la cattura e l’uccisione generalizzata di capre selvatiche vaganti nel quartiere Ciuccafà.

Il TAR ha infatti riconosciuto l’illegittimità di tali provvedimenti, rilevando gravi carenze istruttorie, l’assenza di una motivazione adeguata e la violazione dei principi di proporzionalità e gradualità, che devono caratterizzare ogni intervento pubblico che abbia un impatto sulla vita degli animali.

In particolare, il Collegio ha contestato la scelta dell’uccisione come misura automatica e preventiva, adottata senza prima un accertamento sanitario e senza la valutazione di soluzioni alternative non cruente, richiamando quanto affermato dal Consiglio di Stato.

La sentenza ribadisce con chiarezza che l’uccisione rappresenta una misura estrema, ammissibile solo in presenza di condizioni rigorosamente accertate, e richiama espressamente i principi costituzionali introdotti con la riforma dell’articolo 9 della Costituzione, nonché l’articolo 13 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea, che impongono di tenere pienamente conto del “benessere degli animali” in quanto esseri senzienti.

Questa sentenza rappresenta un pronunciamento di grande valore, perché riafferma che la tutela degli animali non è un’opzione discrezionale, ma u n obbligo giuridico fondato su principi costituzionali e sovranazionali. Obbligo giuridico che si applica a tutti i casi dove gli animali liberi sul territorio, cosiddetti inselvatichiti (e quindi un tempo abbandonati da qualcuno), sono minacciati da ordinanze o altri provvedimenti che ne decretano la morte, semplicemente per la loro presenza. Non è accettabile ricorrere a soluzioni drastiche giustificando l’azione con emergenze paventate e considerato che esistono alternative non cruente possibili.LAV e LNDC Animal Protection

Il TAR ha inoltre evidenziato che il Comune di Porto Empedocle ha invertito l’iter previsto dalla legge, disponendo l’uccisione delle capre prima ancora di verificare lo stato di salute degli animali, poi risultati negativi alla brucellosi, nonché l’assenza di un piano, di limiti temporali e di una quantificazione degli animali interessati dai provvedimenti impugnati.

Le associazioni esprimono grande soddisfazione per la decisione del TAR, che ha così riconosciuto il ruolo delle organizzazioni di protezione degli animali nella difesa di interessi diffusi, condannando il Comune di Porto Empedocle anche al rimborso delle spese legali.

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venerdì 14 febbraio 2025

Capre di Porto Empedocle (AG): accolto ricorso, TAR conferma sospensione cattura

Il TAR della Sicilia ha confermato la sospensiva delle uccisioni dando ragione a LAV e LNDC Animal Protection che hanno fatto ricorso contro le misure cruente previste dal Comune di Porto Empedocle.

Si è svolta ieri l’udienza del TAR che lo scorso 22 gennaio aveva accolto il ricorso presentato dalle associazioni. 

Il tribunale aveva chiesto all’Amministrazione comunale e all’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento di produrre prove e chiarimenti, fra cui una relazione illustrativa sui fatti e una documentazione sul numero di animali catturati e uccisi, su quelli ancora da catturare, e sull’individuazione di eventuali soluzioni alternative all’uccisione.

Il Comune non ha mai risposto né presentato al tribunale le relazioni e i documenti richiesti, così come l’Amministrazione, nonostante l'impegno di noi di LAV e LNDC Animal Protection nel costruire un luogo sicuro dove poter ospitare le capre di Porto Empedocle, offrendo quindi una soluzione concreta all’Amministrazione.

Gli animali sono monitorati sul territorio da tante cittadine e cittadini che hanno a cuore la loro tutela e che cercano soluzioni alternative a quelle prospettate dal Comune, che si vuole sbarazzare delle caprette in modo violento.

A prescindere dalla possibilità di offrire un rifugio a questi animali, si ribadisce il diritto alla vita delle capre di Porto Empedocle e di tutti gli animali liberi sul territorio, che in varie parti d’Italia diventano vittime di provvedimenti di cattura e uccisione per mancanza di adeguata informazione e politiche mirate alla convivenza pacifica tra umani e animali.

Siamo soddisfatti per il pronunciamento del TAR,  e con LNDC Animal Protection continueremo a contrastare il progetto di cattura e di uccisione di capre libere sul territorio che, come tutti i progetti di eradicazione di animali, comporta gravi conseguenze per gli stessi e si pone in contrasto con le leggi sulla tutela degli animali, inclusa la nostra Costituzione.



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mercoledì 22 gennaio 2025

Porto Empedocle (AG): TAR accoglie ricorso e sospende uccisione delle caprette

Nonostante LAV avesse individuato una sistemazione per le capre di Porto Empedocle e prontamente scritto al Sindaco per proporre l’alternativa ai piani di cattura ed uccisione degli animali, il Sindaco non ha revocato i provvedimenti di cattura ed uccisione delle capre, emanati dal 16 novembre 2024, né ha più risposto alla nostra lettera.

Per questo motivo, insieme alla Lega Nazionale del Cane, abbiamo presentato un ricorso volto all'annullamento dei suddetti provvedimenti del Comune, depositato in data 20 gennaio a cura degli avv.ti Michele Pezone ed Herbert Simone.

Il TAR Palermo ha già accolto la nostra istanza di misure cautelari monocratiche limitatamente alla previsione dell’abbattimento degli animali eventualmente catturati” e ha già fissato l’udienza in camera di consiglio per il 13 febbraio 2025.

Oltre ad aver tempestivamente accolto il ricorso presentato dalle associazioni, con immediata fissazione d’udienza al prossimo 13 febbraio, il TAR ha inoltre disposto un incombente istruttorio a carico del Comune e della Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento, chiedendo di fornire prove e chiarimenti, fra cui una relazione illustrativa sui fatti e una documentazione sia sul numero di animali fino ad ora catturati e uccisi, sia su quelli ancora da catturare, sia sull’individuazione di eventuali soluzioni alternative all’uccisione.

L’ alternativa c’è e va perseguita.

LAV e LNDC continueranno con forza a contrastare il progetto di cattura e di uccisione di capre libere sul territorio, che, come tutti i progetti di eradicazione di animali, solleva gravi interrogativi sulle modalità di intervento adottate e sulla conformità alle leggi che tutelano il benessere animale.




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martedì 24 dicembre 2024

Porto Empedocle (AG): salviamo le capre che rischiano di essere catturate e uccise

Il piano di cattura e uccisione del piccolo gruppo di capre che da anni vivono libere nel quartiere “Ciuccafa” di Porto Empedocle, deliberato dal sindaco, è stato prontamente contrastato da... LEGGI I DETTAGLI

Il piano di cattura e uccisione del piccolo gruppo di capre che da anni vivono libere nel quartiere “Ciuccafa” di Porto Empedocle, deliberato dal sindaco, è stato prontamente contrastato da noi di LAV.

LAV Sciacca, sede territoriale competente, si è prontamente attivata dopo l’inizio delle operazioni, il 19 novembre 2024, che hanno provocato la morte di una capra durante la fase di cattura.

LAV, non appena venuta a conoscenza del piano di cattura ed uccisione degli animali ha contrastato, anche con la Rete dei Santuari, con forza tale progetto, che solleva gravi interrogativi sulle modalità di intervento adottate e sulla conformità alle leggi che tutelano il benessere animale.

Il giorno successivo il nostro intervento, il Comune di Porto Empedocle si è prontamente reso disponibile, agendo con tempestività e celerità, in risposta alla richiesta pervenuta da LAV e dalla Rete dei Santuari per l’affidamento all’Arca di Natalia, rifugio in provincia di Catania delle due caprette nel frattempo catturate

Questo gesto ha rappresentato un’importante dimostrazione di collaborazione, necessario per il bene delle altre capre rimaste sul territorio, perché questi animali non sono un problema da eliminare, ma esseri senzienti che la legge tutela e che hanno diritto di vivere in pace e serenità.

Tuttavia, i provvedimenti di uccisione rimanevano attivi per volontà del sindaco, fintanto che le associazioni non avessero trovato una sistemazione per questi animali.

Tempestivamente LAV ha individuato un terreno nel quale si impegna a realizzare recinti e strutture idonee ad ospitare le capre, che verranno in questo posto sterilizzate ed accudite, fino a quando potranno essere spostate verso futuri adottanti.

Questo rifugio potrebbe essere un luogo di vita e di speranza per le capre di Porto Empedocle e, in futuro, anche di altri animali “allevati” tolti da situazioni di maltrattamento.

LAV ha quindi inviato una lettera al sindaco per chiedere il tempo utile ad ottenere le autorizzazioni necessarie relative alla costruzione del rifugio e all’ottenimento del codice stalla relativo e, soprattutto, la revoca dei provvedimenti inerenti al piano di cattura e uccisione in progetto a danno delle capre di Porto Empedocle.

Al momento nessuna risposta è pervenuta dal Sindaco di Porto Empedocle, al quale chiediamo nuovamente la revoca dei provvedimenti di cattura ed uccisione delle capre, per le quali abbiamo già trovato una sistemazione.




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