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Scoiattoli grigi in Emilia Romagna: anche grazie al nostro intervento, non verranno uccisi!

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Ultimo aggiornamento

venerdì 15 ottobre 2021

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C’è una svolta positiva nella vicenda degli Scoiattoli grigi che pochi giorni fa erano stati condannati a morte da una delibera approvata dalla Giunta della Regione Emilia-Romagna.

Grazie alla positiva collaborazione fra la LAV e l’Assessorato regionale all’Agricoltura, gli animali catturati saranno affidati all’associazione animalista che li curerà e ospiterà a vita in un santuario autorizzato dal Ministero dell’Ambiente, per accogliere le cosiddette specie aliene invasive.

IL RUOLO DI LAV

 

Pochi giorni fa la Regione Emilia-Romagna aveva per questo motivo voluto una delibera che prevede il monitoraggio per rilevare la presenza degli animali che sarebbero poi stati destinati ad essere uccisi nelle camere a gas. Ma, grazie all’offerta di collaborazione da parte della LAV, giunge oggi notizia che la Regione sia disponibile a procedere nel senso proposto dall’associazione.

“Siamo molto felici della disponibilità espressa dalla Regione Emilia-Romagna, che consentirà di salvare la vita agli scoiattoli che, dopo la cattura, saranno ospitati a vita in un santuario allestito con tutti gli accorgimenti e le strutture necessarie a garantire il massimo benessere e tutela degli animali”, dichiara Massimo Vitturi, responsabile nazionale LAV Animali Selvatici.

INVASIVE A CAUSA DI CHI?

Il Regolamento europeo per la gestione delle specie definite invasive, prevede che gli animali siano eradicati utilizzando metodi letali o non letali, ma inevitabilmente le amministrazioni scelgono sempre di procedere con gli abbattimenti. Non è però tollerabile che gli animali paghino per responsabilità altrui, come nel caso degli Scoiattoli grigi, che per decenni sono stati venduti come “animali da compagnia” mentre i commercianti, gli importatori e gli allevatori si sono arricchiti sulle loro vite.

LA NOSTRA RICHIESTA
 

Per questo motivo chiediamo che il Governo nazionale concorra al finanziamento della ricerca sul vaccino immunocontraccettivo, che procede con ottime prospettive ma troppo lentamente e rappresenta l’unica prospettiva realmente praticabile per favorire la convivenza con gli animali selvatici, scoiattoli grigi compresi, rispettando le loro vite perché agisce unicamente sull’inibizione della riproduzione.