L'intervento dello Sportello LAV contro i maltrattamenti sugli animali di Bari ha impedito che fossero uccisi.
Jack e Black sono stati feriti con un'arma da fuoco e uno di loro ha dovuto anche subire l’amputazione di una zampa. Questa la terribile vicenda che ha coinvolto i volontari dello Sportello LAV contro i maltrattamenti sugli animali di Bari, che hanno salvato i due giovani pitbull da morte certa, dopo che per mesi erano stati abbandonati a loro stessi in un terreno a Noicattaro (Bari).
Jack e Black vivevano infatti rinchiusi e legati a catena in un piccolo spazio, pur avendo a disposizione un terreno recintato dove poter correre. Il proprietario legale dei cani era finito in carcere, motivo per cui gli animali erano stati presi in custodia dal padre di lui. Uomo che, indifferente alle loro esigenze, li trascurava e maltrattava.
Un giorno arriva una segnalazione allo Sportello LAV di Bari, da parte una signora che vive in Germania: sua sorella si sta occupando di Jack e Black, gli porta da mangiare e da bere, li accudisce nella situazione di degrado e sofferenza in cui si trovano, ma è davvero molto preoccupata per il loro futuro. Il proprietario dei cani, infatti, dichiara di voler uccidere i due animali con l'aiuto di un amico, perché erano riusciti a scappare e i vicini se ne erano lamentati.
I volontari LAV intervengono quindi immediatamente per verificare la veridicità della segnalazione e, eventualmente, impedire questa tragica azione. Quando arrivano sul posto però non trovano nessuno, il cancello dell’abitazione è chiuso. Solo dopo, grazie a un secondo sopralluogo, trovano finalmente il proprietario dei cani e chiedono informazioni su Jack e Black.
Incalzato, l’uomo mostra ai volontari LAV il cane nero (Black), che riportava una grave ferita sul corpo ed era pieno di sangue. Subito i volontari si adoperano per tamponare la ferita e cercano di raccogliere informazioni per trovare anche l’altro cane. Finché non identificano anche Jack, anche lui in casa, anche lui con una grande ferita sanguinante.
I volontari a quel punto decidono di chiamare i vigili e richiedono un intervento loro insieme a quello di un veterinario. Giunta sul posto e verificata la gravità della situazione, la pattuglia richiede ulteriore supporto e la presenza di una guardia zoofila. Per ultimo, arriva anche il veterinario.
Jack e Black dovevano essere assolutamente portati in una clinica e aiutati con urgenza. Dalle prime indagini emerge che i cani sono stati feriti da colpi di arma da fuoco e, in particolare, è stato trovato un proiettile all'interno della coscia del cane Jack.
Black ha riportato dei problemi ad una zampa e Jack è stato a lungo ricoverato dopo aver subito due interventi, il primo per la rimozione del proiettile e il secondo purtroppo per l'amputazione totale della zampa posteriore.
LAV ha deciso di procedere con una denuncia rivolta al proprietario dei cani e ha preso in carico il loro affidamento e il loro recupero, che oggi sta avvenendo in un rifugio di fiducia.
Il responsabile di questa atrocità dovrà pagare per le sue azioni e LAV si assicurerà che Jack e Black ottengano la giustizia che si meritano.
Abbiamo salvato Jack e Black dalla morte, ma oggi hanno bisogno di te: diventa donatore regolare LAV e insieme continueremo a garantire loro le cure e l’assistenza quotidiana che gli è sempre stata negata.
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