Home | Notizie | Imola, Fiera agricola di Santerno: una mucca costretta a partorire tra la folla dei visitatori

Imola, Fiera agricola di Santerno: una mucca costretta a partorire tra la folla dei visitatori

Lo Sportello LAV contro i maltrattamenti sugli animali di Bologna è intervenuto contro la grave violazione della normativa sul trasporto degli animali e una totale mancanza di rispetto

Leggi l'articolo

Ultimo aggiornamento

mercoledì 25 giugno 2025

Topic


Condividi

Stiamo depositando in Procura la denuncia

Durante lo scorso fine settimana alla Fiera Agricola del Santerno, che si è svolta dal 20 al 22 giugno a Imola, l’azienda agricola Agrifuta di Firenzuola ha esposto nel proprio stand una mucca in uno stato avanzato di gestazione, tanto che l’animale ha finito per partorire nei locali stessi della fiera, tra urla, confusione della folla e temperature elevate all'interno del recinto allestito. La segnalazione di questo grave episodio è giunta allo Sportello LAV contro i maltrattamenti di Bologna, che l’ha subito presa in carico.

Un atto gravissimo e irresponsabile, che non solo dimostra una totale incuria verso la tutela degli animali, ma configura anche una palese violazione della normativa europea sul trasporto degli animali (Regolamento CE n. 1/2005). La legge è molto chiara al riguardo affermando che “gli animali non vanno, inoltre, considerati idonei al trasporto se sono femmine gravide che hanno superato il 90% del periodo di gestazione previsto ovvero femmine che hanno partorito durante la settimana precedente e se sono mammiferi neonati il cui ombelico non è ancora completamente cicatrizzato”.

L’azienda Agrifuta, che dista oltre 50 km da Imola, ha sottoposto la mucca gravida - e al ritorno anche il vitellino appena nato — ad almeno un’ora di viaggio, in violazione evidente delle norme. Ancora più inaccettabile è il fatto che tutto ciò è avvenuto senza alcuna condanna da parte degli organizzatori della fiera e del Comune di Imola, che anzi hanno celebrato la nascita dell’animale sui loro canali social, con post e fotografie.

“Non smetteremo mai di denunciare il trattamento indegno riservato agli animali e grazie al nostro Sportello LAV contro i maltrattamenti siamo già al lavoro per depositare tutto in Procura. Episodi come questo mostrano quanto sia urgente scegliere un'alimentazione vegetale ed evitare di essere complici di spettacolarizzazioni e sfruttamenti crudeli. Due esseri senzienti sono stati esposti in un momento estremamente delicato delle loro vite: il parto e la nascita”.Annalisa Amadori, responsabile sede LAV di Bologna

Le fiere agricole rappresentano purtroppo luoghi dove a prevalere è l’aspetto utilitaristico e lo sfruttamento economico degli animali da parte dell’essere umano. Gli animali sono esposti come oggetti, non hanno la possibilità di sottrarsi alla vista del pubblico, alla confusione e al caldo. La loro dignità di esseri viventi e senzienti è totalmente ignorata in nome di un’esaltazione della filiera che raggiunge il massimo orrore negli allevamenti intensivi.

Credit photo: Facebook Comune di Imola