Da una vita rinchiusi dentro a un box all'amore di nuove famiglie
Blacky, Dik e Tony vivevano all’interno di un piccolo box nella città di Lucca, lasciati in evidente stato di incuria e trascuratezza dal punto di vista igienico e sanitario. Il loro proprietario, un cacciatore, li teneva chiusi là dentro anche per lungo tempo, in attesa di utilizzarli per le sue attività quando necessario.
Ad accorgersi di loro è stato un signore che abitava nelle vicinanze e che, colpito dalla situazione die cani, si prendeva cura di loro quando venivano lasciati incustoditi dal loro umano.
Il suo timore era che il proprietario potesse ostacolarlo nel suo accudimento, oppure che gli animali venissero da un momento all’altro ceduti altri cacciatori. Pertanto, ha deciso di rivolgersi allo Sportello LAV contro i maltrattamenti degli animali di Lucca al fine di farsi aiutare nella gestione di questa difficile situazione, soprattutto dal punto di vista legale.
La responsabile dello Sportello LAV ha subito preso in carico la segnalazione e ha redatto alcuni documenti necessari affinché il proprietario dei cani si prendesse l’impegno di non cedere Blacky, Dik e Tony senza il consenso del segnalante ed effettuasse il passaggio di proprietà solo nel momento in cui sarebbe stata trovata, e valutata, un’adozione.
I tre cani sono stati poi visitati da un medico veterinario. Tony, a seguito di una visita ecografica per il controllo della prostata, ha evidenziato un problema urinario, fortunatamente risolto con cure mirate e un’alimentazione specifica.
Mentre Blacky, il più anziano dei tre, già in precedenza curato per un’infezione che non era mai guarita del tutto nonostante la terapia antibiotica, ha avuto problemi con una cisti infetta. Il cane è stato quindi sottoposto, a seguito di visita dermatologica, ad una operazione chirurgica per la rimozione di questa massa. Attraverso una visita ortopedica, inoltre, gli è stata trovata la rottura dei legamenti dell’arto posteriore.
Viste le molteplici problematiche di salute di Blacky e la sua età avanzata, il segnalante, Frederic, ha quindi deciso di adottarlo e portarlo a casa con sé, offrendo quindi il suo tempo e le sue cure ad un cane che ne aveva veramente bisogno.
Per gli altri due, Dik e Tony, si è reso necessario anche un percorso di rieducazione. La vita trascorsa in gabbia, chiusi in un box e privati di ogni tipo di relazione, li aveva resi incapaci di interagire positivamente con altri animali e umani.
Il loro percorso è stato lungo, ma grazie alla costanza e alla determinazione del segnalante, e grazie all’aiuto dello Sportello LAV contro i maltrattamenti sugli animali di Lucca, oggi Blacky, Dik e Tony sono liberi. Blacky e Tony già hanno trovato splendide famiglie che li hanno accolti nelle loro case, mentre Dik è ancora in cerca di qualcuno che sia disposto ad amarlo per sempre.