Grazie allo Sportello LAV contro i maltrattamenti di Trento Rabbi ha trovato una nuova famiglia in compagnia di altri animali e umani
È un sabato mattina, quando lo Sportello LAV contro i maltrattamenti sugli animali di Trento riceve una segnalazione di maltrattamento.
I volontari LAV si attivano subito per andare a fare le opportune verifiche, ecco però che, lungo il percorso, sono costretti a fermarsi: un altro animale in difficoltà, infatti, attira la loro attenzione.
Arrivati con la macchina nella zona indicata dal segnalante, scorgono a bordo strada un cucciolo di gatto che un istante prima aveva rischiato di essere investito da un’auto. Il cucciolo è paralizzato dalla paura, infreddolito e bagnato dalla pioggia della notte precedente. Cercano di prenderlo, ma il cucciolo si agita, graffia e morde. Quando riescono finalmente ad immobilizzarlo lo portano al sicuro dentro la vettura.
Il gattino però, impaurito e terrorizzato, riesce a infilarsi nelle pedaline dei freni e a raggiungere il cruscotto dell'auto. Lì, probabilmente, si sente più protetto e al caldo. Questo mette però in difficoltà i volontari, che non sanno come liberarlo senza fargli del male.
Dopo un’attenta valutazione, decidono di chiamare un tecnico che, pezzo dopo pezzo, smonta l’intero pannello dell’auto. Solo a seguito di svariati tentativi riescono ad afferrare il gatto e ad estrarlo illeso dal cruscotto.
Sebbene inizialmente i volontari non sapessero se fosse un maschio o una femmina, hanno deciso di chiamarla Rabbi, come il nome del paese dove tutto aveva avuto inizio e, per fortuna, anche un lieto fine.
Oggi Rabbi, che sappiamo essere una femmina, dopo aver vissuto un periodo in stallo, ha trovato una casa e una splendida famiglia con cui stare, insieme ad altri gatti e a un cagnolone di nome Principe, che le fa da mamma.
Un incontro fortuito e, in seguito, un’adozione speciale che ha portato Rabbi dai bordi della strada ad una casa calda e accogliente.