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Circo: sequestrata una tigre a Palermo, aveva chip di tigre morta tre anni fa

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Ultimo aggiornamento

giovedì 17 gennaio 2019

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“La tigre sequestrata a Palermo rappresenta l’ennesima violazione di legge che coinvolge un animale di un circo: un nuovo caso di documentazione non in regola con, addirittura, quella che sembrerebbe essere l’inoculazione di un microchip appartenente a un animale deceduto da tempo”.

Questo il commento di Roberto Bennati, Vicepresidente LAV, alla notizia del sequestro operato dai Carabinieri del Centro Anticrimine Natura di Palermo, cui va il nostro plauso per l’attività svolta, di una tigre del Circo Sandra Orfei, al cui titolare, secondo quanto riportato dalla stampa, è stato contestato un illecito amministrativo di 10 mila euro per omessa comunicazione di avvenuto decesso di esemplari.

Tra le ipotesi riportate dagli organi di stampa, quella che “il microchip dell’animale deceduto sia stato riutilizzato su un altro felino di provenienza ignota”.

Simba, intanto, è stata sequestrata e temporaneamente lasciata in custodia al titolare del circo.

“Ci auguriamo che l’animale possa trovare subito una sistemazione lontana dallo sfruttamento dello spettacolo. – prosegue Bennati – Questo caso conferma la necessità di arrivare quanto prima alla dismissione degli animali dai circhi, principio già approvato dal Parlamento con Legge delega nel 2017 e ripreso dal Ministro Bonisoli con un messaggio diffuso a dicembre via Facebook, con cui ha annunciato di essere al lavoro per realizzare nei primi mesi del 2019 il Decreto attuativo della Legge del 2017 sullo spettacolo, ovvero l’Atto che prevede mai più animali in circhi e spettacoli viaggianti. Una presa di posizione positiva e netta che non possiamo che apprezzare”.