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Test animali, cittadini UE vogliono la fine della sperimentazione animale

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Ultimo aggiornamento

giovedì 16 luglio 2020

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Un sondaggio internazionale, commissionato dalla Coalizione Cruelty Free Europe, di cui LAV è rappresentante per l’Italia, ha evidenziato come tre quarti dei cittadini europei pensino che l'Unione Europea debba fissare obiettivi e scadenze vincolanti per arrivare all’eliminazione della sperimentazione sugli animali. 

Secondo quanto emerso dal sondaggio, condotto da Savanta ComRes a giugno su oltre 5600 persone, il 70% delle persone intervistate ritiene che favorire la piena sostituzione dei test sugli animali con modelli alternativi debba essere una priorità, e che sia fondamentale investire di più nello sviluppo dei metodi alternativi. Nello specifico, gli europei che dicono no alla vivisezione e sì alla ricerca innovativa con modelli sostitutivi sono l’85% in Portogallo, l’84% in Croazia, l’80% in Polonia e Romania, il 76% in Italia e Germania e il 75% in Francia. 

Il mondo sta vivendo un momento di grande promozione della ricerca innovativa alla luce dell’emergenza Covid-19, Cruelty Free Europe esorta i rappresentanti di tutti i Paesi membri e le più importanti Istituzioni internazionali a sviluppare un piano globale per porre fine al vincolo dell’obsoleto modello animale e dare priorità ai finanziamenti per una ricerca human-based, consentendo all'UE di diventare il leader mondiale nella ricerca senza animali. 

Il risultato del sondaggio ribadisce come la sperimentazione animale debba diventare un ricordo del passato. Ora tocca ai leader europei ascoltare, e mettere in atto, una strategia che metterà fine, una volta per tutte, alle sofferenze inutili degli animali nei laboratori. L’Italia, e chi la governa, deve rispecchiare la volontà dei cittadini e la ricerca del futuro, se non vuole restare il fanalino di coda dell’Europa. Rinnoviamo al Ministro Speranza l’appello a dare nuovo impulso, con i 6 milioni di euro di finanziamenti previsti in tre anni, alla ricerca pubblica dei metodi alternativi ai test sugli animali, attivando le procedure di individuazione dei progetti per la relativa spesa.

Comunicato stampa