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Lana d'angora. Una crudeltà praticata anche in Europa.

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Ultimo aggiornamento

martedì 27 settembre 2016

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Tra febbraio e luglio, i nostri partner di One Voice hanno infiltrato alcuni investigatori all’interno degli allevamenti francesi di conigli d’Angora, animali allevati appositamente per l’ottenimento della “pregiata” lana.

La loro indagine ha documentato le incredibili violenze praticate  a questi animali e  che sino ad oggi pensavamo interessassero solo analoghi allevamenti cinesi. Le immagini documentano come i conigli siano tenuti distesi su assi di legno, legati per le zampe anteriori e posteriori, ed un “operatore” strappa letteralmente il pelo con le proprie mani.

Alcuni animali subiscono questa violenza anche per due ore consecutive e quando sono completamente spogliati del loro manto e sanguinanti vengono rimessi nelle gabbie sino alla prossima “raccolta” (3 volte l’anno), sempre che gli animali non muoiano per le ferite riportate o per lo shock termico non avendo più alcun riparo dal freddo. 

Attualmente in Francia esistono circa 40 allevamenti di conigli d’Angora, spesso utilizzati come fonte di reddito complementare in aziende agricole a conduzione familiare. Vengono prodotte circa 2 tonnellate di lana l’anno utilizzata poi da note griffe della moda internazionale. 

LAV si schiera con One Voice in questa battaglia di civiltà, per vietare l’allevamento dei conigli d’Angora in Francia. 

Sostieni anche tu la campagna di One Voice, firma la petizione rivolta al Governo Francese.

#StopAngoraFrance

Simone Pavesi
Responsabile Area Moda Animal Free