Si abbassano i controlli grazie a un Decreto ministeriale! In pericolo un progetto di tutela di questi animali, finanziato dall’UE.
I Ministri dell'Ambiente Pichetto Fratin e Lollobrigida dell’Agricoltura hanno deciso di esentare gli operatori del settore produttivo e alimentare degli storioni e del caviale dall’obbligo di registrazione, una semplificazione volta ad agevolare il settore, ma molto rischiosa per gli animali e l’ecosistema.
Meno controlli sugli storioni allevati e, di riflesso, meno tutele per lo Storione Cobice selvatico, gravemente minacciato e, in quanto specie protetta, non pescabile. L’assenza di registrazione degli animali allevati rende di fatto poco efficaci i controlli già difficoltosi e, di conseguenza, lo storione cobice rischierà di essere illegalmente pescato ed immesso in allevamento con maggiore facilità.
UNA SPECIE SELVATICA QUASI ESTINTA IN NATURA
Lo storione Cobice selvatico è una specie
quasi estinta in natura e oggetto di intensi progetti di conservazione,
ripopolamento e monitoraggio, che vietano cattura e commercio, per salvarlo da
bracconaggio e dalla frammentazione degli habitat. Uno degli ultimi progetti in
tal senso è il progetto europeo Life-Restore, per salvare lo storione
Cobice, diretto dalla Università degli Studi di Padova: 10 milioni di euro per
allevamenti di storione da reimmettere in natura. Con questa decisione
ministeriale di fatto lo si mette in pericolo.
Nei “considerando” del Decreto prima viene inserito che la marcatura dello storione è difficile e che i dati riportati nei registri sono difficilmente verificabili, ma poi si legge, positivamente, che non sono mai state rinvenute violazioni della tenuta dei registri in fase di controlli delle strutture da parte dei Carabinieri CITES, riconducibili a prelievi illegali di storioni selvatici. Dunque, se non sono rinvenute violazioni, significa che la tenuta del registro viene effettuata, è possibile e funziona!
L’importanza di tutelare questi animali con procedure adeguate e maggiori controlli è indispensabile per migliorare le condizioni degli storioni allevati e prevenire situazioni di bracconaggio di selvatici al fine di ripopolamento illegale di allevamenti, e/o di contrabbando di uova o avannotti.
Solo intensificando i controlli potrà essere realmente possibile rispettare l’articolo 9 della Costituzione che sancisce la tutela degli animali, dell’ambiente e dell’ecosistema.
Semplificare le procedure a danno degli animali e a vantaggio degli allevatori, soprattutto a fronte di una produzione simile, con il primato europeo dell’Italia, seconda a livello mondiale solo dopo la Cina, andrebbe contro quegli stessi interessi del Made in Italy, tema caro al Governo e attenzionato all’occorrenza. Occorrenza che casualmente vede prendere questa decisione poco prima delle feste natalizie, periodo in cui tradizionalmente il consumo di caviale vede il suo maggiore picco.