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Investigazione suini, primi risultati: a Tg2 Ministero Salute annuncia sanzioni

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Ultimo aggiornamento

domenica 17 febbraio 2019

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L’investigazione che abbiamo condotto negli allevamenti di suini del nord Italia e raccontata in esclusiva dal giornalista Piergiorgio Giacovazzo nella video inchiesta del TG2, non ha tardato a produrre i primi effetti:

  • l’adozione di gravi provvedimenti sanzionatori nei confronti degli allevamenti oggetto dell’investigazione
  • e l’avvio di una discussione sul piano di monitoraggio degli allevamenti da parte delle Regioni.

Questa mattina, durante la trasmissione TG2 Italia, il dott. Silvio Borrello, dirigente Ministero della Salute ha annunciato “nel caso degli allevamenti specifici abbiamo inviato subito i Carabinieri del NAS che hanno adottato dei provvedimenti estremamente severi” e prossimamente avremo una riunione con i Servizi Veterinari Regionali e con le associazioni di categoria per fare il punto sulla situazione e fare sì che queste cose non avvengano più”.

Accogliamo con soddisfazione la notizia che da parte dei NAS sono già stati adottati provvedimenti severi, che ci auguriamo riguardino anche il maltrattamento di animali e la revoca dei fondi comunitari della PAC – dichiara Roberto Bennati, Vicepresidente LAV ora però non si continui a dire che si tratta solo di singoli allevatori e che tutto il sistema funziona bene. Le immagini, infatti, mostrano la realtà che incontriamo ogni volta che con i nostri investigatori entriamo in un allevamento: non si nasconda ai cittadini che le gabbie da parto e le gabbie di gestazione sono consentite dalle Leggi e non sono il frutto di comportamenti scorretti da parte di singoli allevatori. L’allevamento intensivo è un abominio che dobbiamo abolire e la vergogna che emerge da queste investigazioni lo conferma – prosegue Bennati – questo assurdo modello di allevamento è inoltre finanziato con i soldi dei cittadini e ogni anno l’industria zootecnica costa ai cittadini europei circa 42 miliardi di euro, impiegati per sfruttare in questo modo centinaia di milioni di animali”.    

LAV continuerà a denunciare la realtà dell’allevamento degli animali, auspicando che ogni cittadino, partendo da questo sfruttamento decida di rivedere i propri stili di consumo verso le proteine vegetali, per evitare la sofferenza degli animali, tutelare l’ambiente e la sua stessa salute.