Home | Notizie | Telethon: campagna commerciale che non tutela malati e animali, ma solo le "proprie tasche"

Telethon: campagna commerciale che non tutela malati e animali, ma solo le "proprie tasche"

Leggi l'articolo

Ultimo aggiornamento

domenica 14 dicembre 2014

Condividi

Aggiornamento Telethon del 2023

Anche quest’anno abbiamo assistito alla gigantesca trovata commerciale di Telethon che durante questo fine settimana ha riempito non solo i media, ma anche i supermercati, il bancomat e ogni posto in cui “vendere” un messaggio.

Che questa enorme raccolta fondi finanzi la vivisezione è ormai chiaro a tutti, ma come al solito vengono usate parole inutili che giustificano il ricorso ad animali come il fatto che le procedure vengano svolte nei termini di legge, ma non c’è nulla di lodevole o innovativo nel farlo, infatti è solo il minimo richiesto dalle norme in vigore: la sperimentazione animale è un errore metodologico e proprio Telethon, che ha alle spalle anni e anni di raccolte fondi per la ricerca, dovrebbe impegnarsi a impiegare questi fondi esclusivamente in favore di metodi sostitutivi.

Chiarificatrici le parole di Jacques Testart, direttore di ricerca presso l’Istituto Nazionale Francese della Sanità e della Ricerca Medica (Inserm): "E’ scandaloso. Il Telethon raccoglie annualmente tanti euro quanto il bilancio di funzionamento di tutto l’Inserm (Francia). La gente pensa di donare soldi per la cura. Ma la terapia genica non è efficace. Se i donatori sapessero che il loro denaro, prima di tutto è utilizzato per finanziare le pubblicazioni scientifiche, ma anche i brevetti di poche imprese, o per eliminare gli embrioni dai geni deficienti, cambierebbero di parere". 

E ancora: “Enti caritativi e fondazioni, sembrerebbero organizzazioni lodevoli per il fatto che destinano i proventi derivanti dalle donazioni alla giusta causa. Ma la verità è un’altra, amministratori e dirigenti hanno stipendi d’oro e giganteschi rimborsi spese. Volano in prima classe, se non su aerei privati, soggiornano negli hotel più lussuosi e pranzano nei ristoranti più eleganti, grazie alle vostre donazioni. Infatti si è scoperto che certi Istituti e Enti di beneficenza spendono più del 40% degli introiti per coprire i “costi amministrativi“.

Tali considerazioni sono le ennesime conferme di come la vivisezione e lo sfruttamento della salute umana siano correlate e come questo enorme ingranaggio si basi sul re denaro.

Michela Kuan
Responsabile Settore Vivisezione