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Sostanze abuso, appello a Senatori: dicano no a proroga test animali

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Ultimo aggiornamento

domenica 12 febbraio 2017

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“Ci appelliamo ai Senatori della Commissione Affari costituzionali affinché respingano la proroga di altri 5 anni ai test animali su alcol, fumo e droga”, questa la richiesta della LAV.

Anche se gli animali non fumano, non bevono e non si drogano, infatti, ogni giorno migliaia di loro continuano a subire test per verificarne gli effetti dannosi già noti da tempo. Per questo la LAV ha rinnovato l’appello al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che ha già concesso un anno di proroga (rispetto al divieto previsto per Legge dal 1° gennaio 2017) e poi ha dato parere favorevole a un emendamento che, se confermato con il voto, permetterà la prosecuzione di questi esperimenti per altri 5 anni e con decine di migliaia di animali uccisi!

Ma prima del voto in Aula l’emendamento sarà esaminato dalla Commissione Affari costituzionali del Senato, che si riunirà a partire dalle 20:30 di oggi, 13 febbraio, “chiediamo ai Senatori della Commissione Affari costituzionali di rispettare l'entrata in vigore del Decreto Legislativo 26-2014, che vieta la sperimentazione animale di fumo, l'alcol e le droghe, e di votare contro l'emendamento De Biasi e altri, che proroga lo stop ai test sulle sostanze d'abuso fino al 2021”.

Gli animali sottoposti ai test su sostanze d’abuso fumano l’equivalente di 266 sigarette al giorno, subiscono iniezioni o inalano i vapori dell’alcol immobili per ore, giorni. Questo, nonostante i risultati ottenuti possano risultare fuorvianti, soprattutto in un campo così complesso come la dipendenza che ha chiari risvolti sociologici e psicologici non riproducibili in un topo chiuso in una gabbia di un laboratorio!

“Allora perché concedere una proroga a questi test? – chiede la biologa Michela Kuan, responsabile LAV Ricerca senza Animali – Quali interessi si vorrebbero così difendere? Sarebbe più efficace e produttivo investire in ricerca che non fa uso di animali: è questa la vera avanguardia scientifica e l’unico futuro possibile se si vuole dare speranza ai giovani purtroppo vittime delle droghe!”.