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Toscana dichiara guerra ai lupi. Subito Piano lupo senza uccisioni

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Ultimo aggiornamento

mercoledì 10 maggio 2017

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Che l’assessore Remaschi fosse un acerrimo nemico della fauna selvatica della sua Regione lo si sapeva già da tempo, ma la sua ultima dichiarazione a favore, contro tutto e contro tutti, dell’abbattimento dei lupi dimostra che non si rende conto di essere oramai isolato.

Censuriamo le dichiarazioni rilasciate dall’assessore alla caccia della Regione Toscana, secondo il quale se il Piano nazionale di gestione del lupo non dovesse prevedere l’uccisione degli animali, sarà lui stesso a chiedere una deroga all’Europa, fatto che non potrà mai ottenere, poiché questa viene rilasciata allo Stato e non a una Regione.

Relativamente al Piano nazionale di conservazione e gestione del lupo che a breve sarà approvato dalla Conferenza Stato-Regioni, la situazione è molto chiara: tutte le Regioni si sono già espresse contro ogni possibilità di uccidere i lupi. Tutte tranne la Toscana che ora, con il suo assessore Remaschi, sembra non rendersi conto di cosa le stia accadendo intorno.

Invece di lanciare questi segnali di sconnessione con la realtà se veramente vuole facilitare la convivenza fra lupi e interessi umani, l’assessore Remaschi farebbe bene a velocizzare l’approvazione del Piano nella sua attuale formulazione, senza il capitolo che consente le uccisioni dei lupi!

Infatti, nonostante per mesi il Ministro dell’Ambiente Galletti abbia polarizzato lo scontro fra sostenitori e contrari all’uccisione dei lupi, il Piano contiene numerose e importanti misure che possono concretamente prevenire o ridurre drasticamente le criticità prodotte dalla presenza di attività umane nei luoghi popolati dai lupi.

Le affermazioni dell’assessore Remaschi non potranno certamente cambiare l’opinione di tutte le altre Regioni italiane che si sono espresse contro gli abbattimenti, ma rendono quanto mai urgente l’approvazione del Piano lupo, per offrire una risposta concreta ai cittadini, tutelare una specie particolarmente protetta e, non da ultimo, evitare che la delicata questione che riguarda la conservazione del lupo possa essere strumentalizzata a fini politici.

Massimo Vitturi
Responsabile area Animali Selvatici