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Traffico cuccioli, 10 arresti a Trieste

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Ultimo aggiornamento

domenica 09 febbraio 2014

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Dieci arrestati con l’accusa di associazione a delinquere dedita al traffico internazionale di animali da compagnia e altre 11 persone indagate a vario titolo: un risultato incredibile quello dell’operazione della Guardia di Finanza di Trieste. Contestati inoltre numerosi delitti in materia di falsificazione di documentazione, frode in commercio, truffa, maltrattamento di animali e traffico illecito di animali da compagnia.

Le investigazioni, scattate un anno dopo il fermo di un autocarro proveniente dalla Romania dove erano stipati, in cartoni nascosti tra i bagagli, 12 cuccioli di cane, passaporti per animali e certificazioni sanitarie false, hanno consentito alla Guardia di Finanza coordinata dal pm di Trieste Maddalena Chergia di individuare una banda dedita alla commercializzazione illegale di cani dall'Est Europa e operante su tutto il territorio nazionale.

Tra gli indagati, i referenti italiani, originari della Lombardia e del Piemonte, che, una volta ricevuti i cuccioli, li facevano figurare come nati nel nostro Paese e usavano annunci pubblicati sui siti internet E-Bay, Subito.it e Kijiji per attirare i clienti.

I cani invece nascevano in Romania e, strappati alle madri dopo pochi giorni di vita, pagati pochi euro, stipati in gabbie strettissime, nascosti perfino negli spazi adibiti alla ruota di scorta, venivano introdotti in Italia e consegnati agli acquirenti ai caselli autostradali o a domicilio (con sovrapprezzo).

Il nostro ufficio legale è già al lavoro per seguire questo importante caso, purtroppo non isolato nel panorama italiano.

Ilaria Innocenti, responsabile LAV Cani e gatti