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Traffico cuccioli, maxiprocesso Udine: due imputati patteggiano

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Ultimo aggiornamento

mercoledì 23 giugno 2021

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Due persone hanno patteggiato presso il Tribunale di Udine nel corso del maxiprocesso per traffico cuccioli a carico di dieci persone. 

Uno degli imputati, pluricondannato per traffico di cuccioli, ha patteggiato un anno di reclusione, mentre l’altra persona che favoriva l’ingresso dei cuccioli in Italia (e controllava in particolare che al casello non vi fossero posti di blocco prima dell’arrivo dell’auto con i cuccioli) ha patteggiato 2 mesi e 10 giorni ed 2200 euro di multa.

Fra i reati contestati agli imputati nel maxiprocesso, oltre al traffico illecito di animali da compagnia, per aver introdotto in Italia un numero imprecisato di cani di poche settimane di vita, privi di microchip e della necessaria documentazione sanitaria, anche il maltrattamento e l’uccisione di animali, per aver trasportato 65 cuccioli di cane sottoponendoli a sevizie e fatiche, molti dei quali sono deceduti dopo l’ingresso nel nostro Paese.

Questo è un caso esemplare di come dietro al traffico cuccioli si nascondano anche organizzazioni molto strutturate che si occupano di tutte le fasi del traffico, dall’introduzione nel nostro paese alla commercializzazione vera e propria di cuccioli strappati precocemente alle madri e costretti a lunghi viaggi che possono costare loro anche la vita.

Grazie alla legge per contrastare il traffico cuccioli, unica in Europa per punire con sanzioni ad hoc i trafficanti e fortemente voluta da LAV nel 2010, abbiamo ottenuto oltre 15 condanne e le Forze di polizia e la Magistratura finalmente possono disporre di uno strumento per reprimere il traffico dei cuccioli. Anche il cittadino può fare la sua parte: non mercificare la vita scegliendo l’adozione all’acquisto.