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Traffico cuccioli: tribunale di Lodi condanna i titolari di un'impresa e il titolare di un centro cinofilo

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Ultimo aggiornamento

mercoledì 03 dicembre 2014

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Il Tribunale di Lodi ha condannato D.G. e M.D. rispettivamente titolare e co-amministratore di fatto dell’impresa “Il follo country” a tre anni di reclusione per maltrattamento di animali, falso e frode nell’esercizio del commercio, e dispone la confisca di tutti i cuccioli posti sotto sequestro. A carico dei due il Tribunali di Lodi ha anche disposto la sospensione dell’attività di commercio per due anni e la interdizione dai pubblici uffici per cinque. A carico invece di B.G., titolare del “Centro cinofila Santa Brera” la pena è di otto mesi di reclusione per aver sottratto sei cuccioli di cane affidati alla sua custodia. Lo annuncia la LAV che si era costituita parte civile nel processo.

I fatti risalgono a cinque anni fa quando con un blitz gli agenti del Corpo Forestale dello Stato di Milano e Brescia, insieme al nucleo investigativo ambientale, sequestrarono 112 cagnolini all’interno della cascina Santa Brera nella campagna milanese.

“Questo caso mette chiaramente in luce quanta sofferenza si celi dietro il traffico dei cuccioli e la serie di reati ad esso connesso come il maltrattamento, il falso e la frode nell’esercizio del commercio – dichiara Ilaria Innocenti, responsabile LAV settore Cani e gatti – per salvare gli animali da questa tratta e per contrastare l’illegalità la collaborazione dei cittadini è fondamentale anzi è risolutiva: perché questo odioso fenomeno abbia veramente fine è necessario che si smetta di mercificare la vita scegliendo sempre l’adozione da un canile o gattile all’acquisto”.

 

Barbara Paladini

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