Il Ministro Lollobrigida non ostacoli revisione normativa UE.
Quello del
trasporto di animali vivi è il file più caldo sul tavolo delle Commissioni
Agricoltura e Trasporti al Parlamento UE, ma lo è anche in vista del Consiglio
Agrifish di oggi 26 maggio e nelle aule del Parlamento italiano.
Sono passate poche settimane dalle ultime scioccanti immagini, diffuse da
Essere Animali, Animal Welfare Foundation, Animals' Angels ed ENPA, che hanno
mostrato gravi violazioni durante i trasporti di ovini destinati alla
macellazione in Italia, provenienti da Francia e Slovenia, in condizioni
inadeguate, sottoposti a sofferenze terribili e con enormi rischi sanitari. Nonostante questo, il Governo non ha ancora espresso una posizione chiara, alimentando incertezza e preoccupazione.
Proprio questa settimana l’On. Caramiello e il Vice Presidente Costa hanno presentato un’interrogazione alla Camera dei Deputati che interroga il Governo sul tema, e lo stesso è stato fatto dalla Vice Presidente della Commissione Agricoltura al Senato, Gisella Naturale, che ha presentato un’interrogazione in Aula firmata da altri 16 senatori e senatrici.
Alcuni eurodeputati italiani e gli oltre 3000 emendamenti presentati da tutti gli schieramenti sembrano infatti voler ostacolare il confronto, ponendosi in contrasto anche a posizioni scientifiche di rilievo e di assoluto consenso internazionale.
La proposta formulata dalla Commissione UE, che può e deve essere migliorata, tiene conto dei pareri dell’EFSA che raccomandano di ridurre le ore di viaggio, vietare il trasporto di animali vulnerabili, aumentare lo spazio disponibile e favorire il passaggio al trasporto di carne e 'carcasse', come suggerito anche dalla Corte dei conti europea nel suo Rapporto 2023 “Il trasporto di animali vivi nell’UE: sfide e opportunità”. Pareri scientifici sui quali tutto il resto è calcolo politico e commerciale, a discapito però del reale obiettivo della normativa: la tutela degli animali durante il trasporto.
La proposta, inoltre, riconosce esplicitamente la necessità di considerare le differenze geografiche, climatiche e strutturali. Per questo, è stato inserito l'articolo 55 dedicato alla tutela dei singoli mercati, aspetto legato anche al tema delle temperature. Bloccare la proposta di revisione e le sue possibili modifiche migliorative per maggiore tutela degli animali durante il trasporto significa agire in contrasto con l’urgente necessità di definire nuove regole, prevedendo periodi di transizione e clausole di flessibilità per favorire un’applicazione adeguata.
A questo si aggiunge anche un
avanzamento sulla possibilità di transizione al trasporto di carne e carcasse,
un cambiamento necessario e che, oltre a risparmiare agli animali il trauma e
le sofferenze del trasporto, permetterebbe di ridurre il numero di viaggi, di
tagliare drasticamente le emissioni e di garantire benefici economici e
sanitari a tutti i paesi.
L’impatto del trasporto di animali vivi nella diffusione di malattie ed
epidemie, anche zoonotiche, è infatti acclarato. Alla luce dei focolai epidemici
che hanno colpito diversi Stati membri dell’UE, è sempre più urgente rivedere
l’approccio attuale e puntare sulla prevenzione, innalzando e rafforzando gli
standard di tutela degli animali.
Tutto ciò è in linea con il principio One Health e con le evidenze dell’EFSA, considerando la fondamentale la connessione tra condizioni degli animali, loro salute e malattie veicolate - elementi che hanno anche enormi implicazioni di salute pubblica.