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Trasporto di animali vivi: l’opposizione interroga il Governo, basta illegalità.

Il Ministro Lollobrigida non ostacoli revisione normativa UE.

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lunedì 26 maggio 2025

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La revisione è necessaria e urgente

Quello del trasporto di animali vivi è il file più caldo sul tavolo delle Commissioni Agricoltura e Trasporti al Parlamento UE, ma lo è anche in vista del Consiglio Agrifish di oggi 26 maggio e nelle aule del Parlamento italiano.

Sono passate poche settimane dalle ultime scioccanti immagini, diffuse da Essere Animali, Animal Welfare Foundation, Animals' Angels ed ENPA, che hanno mostrato gravi violazioni durante i trasporti di ovini destinati alla macellazione in Italia, provenienti da Francia e Slovenia, in condizioni inadeguate, sottoposti a sofferenze terribili e con enormi rischi sanitari. Nonostante questo, il Governo non ha ancora espresso una posizione chiara, alimentando incertezza e preoccupazione.

Proprio questa settimana l’On. Caramiello e il Vice Presidente Costa hanno presentato un’interrogazione alla Camera dei Deputati che interroga il Governo sul tema, e lo stesso è stato fatto dalla Vice Presidente della Commissione Agricoltura al Senato, Gisella Naturale, che ha presentato un’interrogazione in Aula firmata da altri 16 senatori e senatrici.   

La revisione della normativa da parte della Commissione europea è necessaria per superare le gravi criticità attuali e l'ostruzionismo politico non è una via ragionevole.

Alcuni eurodeputati italiani e gli oltre 3000 emendamenti presentati da tutti gli schieramenti sembrano infatti voler ostacolare il confronto, ponendosi in contrasto anche a posizioni scientifiche di rilievo e di assoluto consenso internazionale.

La proposta formulata dalla Commissione UE, che può e deve essere migliorata, tiene conto dei pareri dell’EFSA che raccomandano di ridurre le ore di viaggio, vietare il trasporto di animali vulnerabili, aumentare lo spazio disponibile e favorire il passaggio al trasporto di carne e 'carcasse', come suggerito anche dalla Corte dei conti europea nel suo Rapporto 2023 “Il trasporto di animali vivi nell’UE: sfide e opportunità”. Pareri scientifici sui quali tutto il resto è calcolo politico e commerciale, a discapito però del reale obiettivo della normativa: la tutela degli animali durante il trasporto. 

La proposta, inoltre, riconosce esplicitamente la necessità di considerare le differenze geografiche, climatiche e strutturali. Per questo, è stato inserito l'articolo 55 dedicato alla tutela dei singoli mercati, aspetto legato anche al tema delle temperature. Bloccare la proposta di revisione e le sue possibili modifiche migliorative per maggiore tutela degli animali durante il trasporto significa agire in contrasto con l’urgente necessità di definire nuove regole, prevedendo periodi di transizione e clausole di flessibilità per favorire un’applicazione adeguata.

A questo si aggiunge anche un avanzamento sulla possibilità di transizione al trasporto di carne e carcasse, un cambiamento necessario e che, oltre a risparmiare agli animali il trauma e le sofferenze del trasporto, permetterebbe di ridurre il numero di viaggi, di tagliare drasticamente le emissioni e di garantire benefici economici e sanitari a tutti i paesi.

L’impatto del trasporto di animali vivi nella diffusione di malattie ed epidemie, anche zoonotiche, è infatti acclarato. Alla luce dei focolai epidemici che hanno colpito diversi Stati membri dell’UE, è sempre più urgente rivedere l’approccio attuale e puntare sulla prevenzione, innalzando e rafforzando gli standard di tutela degli animali. 

Tutto ciò è in linea con il principio One Health e con le evidenze dell’EFSA, considerando la fondamentale la connessione tra condizioni degli animali, loro salute e malattie veicolate - elementi che hanno anche enormi implicazioni di salute pubblica.