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Vittoria! Cancellata la gara di cani da caccia sulle lepri a Treviso

Il TAR Veneto si uniforma alla decisione del Consiglio di Stato, troppi rischi per gli animali.

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Ultimo aggiornamento

venerdì 28 marzo 2025

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La nostra azione non si ferma qui

A seguito del ricorso presentato da noi di LAV con LNDC contro la gara di cani da caccia sulle lepri, organizzata in ben 24 comuni della Provincia di Treviso, il TAR di Venezia ne ha fissato la discussione per il prossimo 17 aprile, adeguandosi così alla decisione del Consiglio di Stato e confermando di conseguenza  la cancellazione della crudele gara.

Siamo molto felici di questo risultato!

Ora i cuccioli di lepre potranno essere serenamente accuditi dalle loro mamme, senza rischiare la vita a causa della violenta irruenza dei cani da caccia che nel prossimo weekend sarebbero stati sguinzagliati dai cacciatori per farli allenare a stanare le lepri ad esclusivo beneficio delle loro doppiette.

Se anche le gare non prevedevano lo sparo, la documentazione scientifica presentata dalle associazioni animaliste, a supporto del loro ricorso, dimostra in maniera inequivocabile che quel genere di attività non si deve realizzare dopo il 15 febbraio, proprio per il grave impatto sui nuovi nati e sulle madri allattanti.

La nostra azione non si ferma qui.

Con il nostro ricorso, insieme a LNDC,  intendiamo andare a fondo della questione e creare un importante precedente che ci consenta di vietare definitivamente queste intollerabili attività, definite gare ma dove di sportivo non c’è nulla, solo morte, violenza e terrore di animali innocenti!


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mercoledì 26 marzo 2025

Gara di cani su lepri a Treviso: Il TAR di Venezia prende tempo e chiede approfondimenti

Dopo che noi di LAV, insieme a LNDC, abbiamo depositato il ricorso contro la gara di cani da caccia su lepri che si dovrebbe svolgere in provincia di Treviso nel prossimo fine settimana, il 25 marzo il Presidente del TAR di Venezia nella sua ordinanza, dopo aver richiamato il provvedimento di sospensione del Consiglio di Stato reso in analogo giudizio e attualmente oggetto di richiesta di revoca, ha espresso “l’opportunità di richiedere alle parti e, in particolare, alla Regione Veneto, documentati chiarimenti da rendere entro il giorno 27 marzo alle ore 12.00 circa l’evoluzione in fatto e diritto della vicenda”.

Con i nostri avvocati Michele Pezone e Herbert Simone abbiamo fornito al TAR ogni tipo di documento scientifico che chiarisce senza ombra di dubbio il gravissimo impatto della gara sulle lepri - dichiarano LAV e LNDC – elementi che già da soli sono più che sufficienti per sospendere il passatempo dei cacciatori che si dovrebbe svolgere il 29 e 30 marzo in ben 24 comuni della Provincia di Treviso.LAV e LNDC

Infatti, oltre al parere di ISPRA, già da solo più che sufficiente perché indica chiaramente che dopo il 15 febbraio non si dovrebbero svolgere gare di cani da seguita su lepre, le associazioni hanno depositato al TAR una ricerca scientifica, alla cui redazione hanno contribuito gli stessi cacciatori, che evidenzia come il picco riproduttivo delle lepri si realizzi proprio fra marzo e maggio, quindi in concomitanza con la gara sotto accusa che, se autorizzata, si trasformerebbe in una vera e propria carneficina di cuccioli di lepre e delle loro madri allattanti.

Siamo molto fiduciosi, la norma nazionale e la consolidata giurisprudenza affermano che quando c’è un conflitto tra il passatempo dei cacciatori e i principi di tutela della fauna, sono sempre questi ultimi che devono prevalere!LAV e LNDC

Entro pochi giorni si dovrebbe conoscere la pronuncia definitiva del TAR di Venezia.


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mercoledì 19 marzo 2025

Treviso: gara di cani per stanare lepri, ricorriamo al TAR per bloccarla

Portano le date del 20 e 21 febbraio e del 12 marzo le tre circostanziate diffide che abbiamo inviato al Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, con le quali è stata intimata l’immediata cancellazione della gara di cani da seguita su lepri che il prossimo 29 e 30 marzo si dovrebbe svolgere in ben 24 comuni della Provincia di Treviso.

Le tre diffide riportano nel dettaglio le motivazioni di carattere ambientale e di tutela degli animali che impongono la revoca delle gare.

Questo periodo, infatti, è caratterizzato dal picco riproduttivo delle lepri che, nel caso in cui si svolgessero le gare, si troverebbero ad essere stanate da cani appositamente addestrati per farle correre a perdifiato, facendole finire sotto il fuoco dei cacciatori.

In occasione delle gare è vietato l’utilizzo delle armi, tuttavia i cani avranno un impatto devastante sui cuccioli di lepre e sulle madri allattanti che, in un periodo in cui hanno bisogno di pace e tranquillità per poter crescere i loro piccoli, si troveranno sotto attacco di mute di cani appositamente addestrati dai cacciatori.

Nonostante le diffide, da Zaia non è arrivata alcuna risposta positiva e ciò dimostra come al Presidente della Regione stia più a cuore la tutela degli interessi dei cacciatori piuttosto che la sofferenza e il terrore a cui saranno sottoposte le lepri e i loro piccoli.

Abbiamo dato la possibilità alla Regione Veneto di risolvere la questione in via bonaria, ma visto l’atteggiamento della Giunta, stiamo per depositare un ricorso al TAR di Venezia perché la gara venga annullata con urgenza, tanto più perché ora abbiamo a disposizione il parere di ISPRA fortemente negativo.LAV e LNDC

Pur non essendo obbligatorio per legge, come associazioni abbiamo  voluto comunque chiedere il parere di ISPRA, il massimo istituto nazionale sulla fauna selvatica, circa lo svolgimento della gara sulle lepri.

La risposta è stata netta: secondo ISPRA queste gare dovrebbero essere sospese fin dal 15 di febbraio per i gravi impatti che provocano non solo sulle lepri, ma anche su altre specie del territorio..

Questo elemento ha dato ancora più forza al nostro ricorso, perché dimostra i gravi impatti che la gara comporta sulla tutela degli equilibri ecologici Speriamo quindi di riuscire a fermare questa ennesima forma di arroganza del mondo venatorio, sostenuto da un’amministrazione regionale altrettanto insensibile alle conseguenze delle proprie scelte, anche quando contrarie ai principi di tutela dell’ambiente e degli animali e al volere della stragrande maggioranza dei cittadini, da sempre contrari alla caccia.LAV e LNDC

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venerdì 21 febbraio 2025

Treviso: autorizzata in 24 comuni gara di cani ‘da caccia’ per stanare le lepri

La Regione Veneto, tramite il direttore della Direzione Agroambiente, programmazione e gestione ittica e faunistico-venatoria, Pietro Salvadori, ha autorizzato per l'8 e 9 marzo prossimi lo svolgiment... LEGGI I DETTAGLI

La Regione Veneto, tramite il direttore della Direzione Agroambiente, programmazione e gestione ittica e faunistico-venatoria, Pietro Salvadori, ha autorizzato per l'8 e 9 marzo prossimi lo svolgimento d alcune "prove” per cani addestrati precisamente a stanare le lepri destinate ad essere uccise a fucilate dai cacciatori.

Le prove si svolgeranno in ben 24 comuni della Provincia di Treviso e, pur non consentendo l'uccisione delle lepri, avranno un impatto gravissimo sugli animali.

Da marzo a maggio si registra infatti il massimo picco della riproduzione della lepre, come dimostra uno studio pubblicato a dicembre scorso e al quale ha partecipato anche Federcaccia, che non è certamente conosciuta per preoccuparsi troppo della vita degli animali.

Quindi i cani, nella loro ricerca sfrenata delle lepri, si troverebbero di fronte le mamme allattanti in compagnia dei loro neonati, causando così sofferenze e morti.

Noi di LAV abbiamo inviato una diffida urgente al Presidente Zaia perché annulli queste prove assurde e crudeli che servono solo a causare ancora strazio e morte tra gli animali per colpa dei cacciatori anche a stagione di caccia chiusa. Si tratta inoltre di un' attività che a nostro avviso comporta anche un danno erariale, per il quale chiederemo conto a coloro che hanno firmato l'autorizzazione.

Ogni anno la Regione autorizza l'uccisione di migliaia di volpi al solo scopo di favorire la riproduzione delle lepri a tutto vantaggio del passatempo dei cacciatori, ma è evidente che con lo svolgimento di queste gare, molte di quelle lepri moriranno. Uno spreco di denaro pubblico e una carneficina per questi animali, che legalmente costituiscono un patrimonio indisponibile dello Stato. Gli unici a trarne vantaggio sono i cacciatori perché è evidente che con lo svolgimento di queste gare molte di quelle lepri moriranno.

Restiamo in attesa della risposta della Regione Veneto.

Se non riceveremo alcun segnale che garantisca l'annullamento delle prove nel giro di pochi giorni, provvederemo a denunciare per far pagare di tasca propria i responsabili, come già accaduto in Provincia di Bolzano, dove per l'autorizzazione all'uccisione di specie protette, il Presidente e il dirigente dell'ufficio caccia hanno dovuto mettere mano ai loro portafogli per pagare un danno erariale che ammontava a quasi un milione di euro.


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