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Covid e visoni: Unione Europea verso divieto allevamenti pellicce?

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Ultimo aggiornamento

domenica 15 novembre 2020

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Si è svolto oggi il Consiglio dei Ministri UE dell’Agricoltura, sotto la presidenza della Germania, e all’ordine del giorno non poteva mancare il tema “covid e visoni” con gli aggiornamenti dalla Danimarca e altri paesi europei coinvolti dalla diffusione del coronavirus negli allevamenti di visoni.

Particolarmente importanti le parole della Ministra tedesca Julia Klöckner: 

  • I recenti rapporti dalla Danimarca sulla interazione nella infezione tra visone e uomo sono notizie che naturalmente ci fanno riflettere.
  • Per quanto accaduto abbiamo imparato che gli allevamenti “da pelliccia”, indipendentemente dal benessere degli animali, comportano rischi infettivi e zoonotici.
  • Alla luce degli sviluppi della diffusione del coronavirus in questi allevamenti, ritengo necessario tenere un'intensa discussione sul modo in cui viene allevato il visone così come anche la questione fondamentale di tenere visoni in allevamento. In  Germania abbiamo stabilito degli standard specie-specifici per la custodia degli animali “da pelliccia” e le attuiamo in modo così rigoroso che la detenzione commerciale di animali “da pelliccia”, di fatto, non è più possibile.
  • la Commissione Europea dovrebbe creare una base corrispondente per tale discussione sullo stato delle conoscenze, sulle alternative e sulle possibili linee di azione, sia sull'atteggiamento che sulla questione COVID e sulla salute pubblica.

Oggi l’Europa ha fatto un primo passo nel percorso che potrebbe portare al divieto comunitario dell’allevamento di animali per la produzione di pellicce. Un momento storico nel quale si sente pesantemente l’assenza dell’Italia. Nonostante le evidenze scientifiche che documentano i rischi per la salute pubblica dovuti alla presenza, anche in Italia, di allevamenti di visoni (luoghi che possono diventare serbatoi del coronavirus), il Ministro della Salute ed il Governo non hanno ancora dato alcun segnale di interrompere, e in via definitiva, questa forma di sfruttamento.