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Ussita (Mc), pastore condannato per la morte di cinque cuccioli di cane

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Ultimo aggiornamento

lunedì 15 giugno 2015

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Quattro mesi e dieci giorni di reclusione è la condanna a carico di P.M. il pastore di Ussita (Macerata) noto alle cronache soprattutto per i servizi di “Striscia la notizia” che avevano documentato le gravissime condizioni in cui erano costretti ovini e cani.

Il Tribunale di Camerino lo ha riconosciuto colpevole del reato di uccisione di animali per aver causato la morte di cinque cuccioli di cane, dopo averli sottoposti a condizioni di detenzione incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze.

I cuccioli, infatti,  erano stati messi in un contenitore di lamiera, lontani dalla madre, che era stata legata a una catena di ferro, priva di moschettoni e, quindi, soggetta ad attorcigliamento.

In queste condizioni, privati delle cure materne e dell’alimentazione, quattro cuccioli morirono di stenti, mentre il quinto cucciolo, soccorso in fin di vita dai Carabinieri, morì poco dopo.

Il responsabile è stato inoltre condannato per il reato di inosservanza dei provvedimenti dell’autorità, per non aver rispettato l’Ordinanza del Sindaco che gli aveva imposto di consegnare a una rappresentante della Lega Nazionale per la Difesa del Cane di Camerino (Mc), parte dei suoi cani, perché ritenuti troppi rispetto alle strutture in cui venivano detenuti.

Considerata l’estrema gravità dei fatti e delle modalità con cui si è perpetrato il maltrattamento, aggravato dalla morte dei cuccioli, la LAV, parte civile nel processo, chiede al Sindaco di Ussita un’Ordinanza di divieto totale di detenzione di animali per il pastore condannato, e che siano effettuati rigidi controlli per verificarne l’effettivo rispetto.

Un ringraziamento all’avvocato Bianca Verrillo del Foro di Camerino per l’assistenza alla LAV che ha portato alla condanna.

Ilaria Innocenti
Responsabile LAV Cani e Gatti