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Veg anche a scuola, l'Emilia Romagna deve adeguarsi

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Ultimo aggiornamento

martedì 25 febbraio 2014

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Basta discriminare bambini e ragazzi vegani e vegetariani nelle scuole: è ora di uniformare le “Linee strategiche per la ristorazione scolastica in Emilia-Romagna” alle “Linee di indirizzo nazionale sulla ristorazione scolastica” del Ministero della Salute.

Abbiamo chiesto al Presidente della giunta regionale dell’Emilia Romagna, Vasco Errani e all’Assessore regionale alla Sanità, Carlo Lusenti, di garantire un’adeguata sostituzione di alimenti a chi compie la scelta vegetariana o vegana per sé e per i propri figli, e inviare una comunicazione urgente ai Sindaci e ai Servizi Veterinari Asl.

Il Documento del Servizio Sanitario Regionale, infatti, riporta: “Dieta vegetariana o simile. Considerando le perplessità presenti in letteratura circa l’opportunità di offrire una dieta vegetariana e/o vegana in età evolutiva si ritiene di dover sconsigliare queste diete e si consiglia di valutare l’accettazione o meno delle singole richieste previa: richiesta sottoscritta da entrambi i genitori; sottoscrizione di un consenso informato da parte di entrambi i genitori”.

Affermazioni in netto contrasto con quanto previsto dalle Linee di indirizzo nazionale, emanate un anno dopo quelle della Regione Emilia Romagna e approvate nella Conferenza Unificata Stato-Regioni (pertanto anche dall’Emilia Romagna)!

Il documento del Ministero della Salute pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, specifica che “Vanno assicurate anche adeguate sostituzioni di alimenti correlate a ragioni etico-religiose o culturali. Tali sostituzioni non richiedono certificazione medica, ma la semplice richiesta dei genitori”.

In altre parole, per usufruire di un menu ‘speciale’ per motivazioni etiche, il Ministero non prevede la presentazione di alcuna certificazione medica, né la firma di una consenso informato alla stregua di una sollevazione da responsabilità di (non meglio identificati) danni che un menu veg dovrebbe causare!

Le scelte alimentari vegetariana e vegana sono sostenute o consigliate da autorevoli autorità internazionali come l’American Dietetic Association e i Dietitians of Canada.

Lo sanno già tutti gli italiani che, secondo il Rapporto Eurispes 2014, optano per una tavola veg sono passati dal 6% del 2012 al 7,1% del 2013, quasi un terzo dei quali per rispetto nei confronti degli animali (31%) e un quarto perché fa bene alla salute (24,9%): cifre che testimoniano quanto le Linee guida della Regione Emilia Romagna siano obsolete e scollegate dalla realtà del Paese.