Home | Notizie | Visoni: continua il nostro impegno per salvarli

Visoni: continua il nostro impegno per salvarli

Leggi l'articolo

Ultimo aggiornamento

martedì 10 maggio 2022

Condividi

Venerdì 6 maggio LAV, Humane Society Italia ed Essere Animali, sono state ricevute dal Ministro Patuanelli per affrontare la questione: che fine faranno i visoni ancora rinchiusi negli allevamenti?

Dall’incontro, al quale ha partecipato anche il Capo Segreteria del Ministro Speranza, abbiamo ottenuto l’impegno alla emanazione del Decreto che deve disciplinare le modalità in cui cedere i visoni che ancora oggi sono rinchiusi nelle gabbie degli allevamenti italiani, a strutture gestite direttamente o in collaborazione con associazioni animaliste.

Il nostro impegno per salvare la vita dei visoni non si è fermato nemmeno quando, lo scorso dicembre, abbiamo raggiunto lo storico traguardo del divieto (vigente dall’1 gennaio di quest’anno – legge 234 art.1 comma 980) di allevare animali, di qualunque specie, per la produzione di pellicce.

E così, in più occasioni abbiamo formalmente sollecitato il Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli ad emanare il Decreto interministeriale (di concerto con i ministri della Salute e della Transizione Ecologica) previsto  dalla legge 234 (art.1 c.983) entro lo scorso 31 gennaio e che, oltre alla definizione delle modalità di accesso agli indennizzi stanziati per gli allevatori, deve regolare anche l’uscita dei visoni dalle gabbie.

In Italia oggi ci sono 5 allevamenti che detengono, in minuscole gabbie, 5.739 visoni riproduttori (i visoni che dal 2021 gli allevatori non hanno potuto sfruttare per avviare nuovi cicli di produzione grazie allo stop temporaneo che abbiamo ottenuto tramite Ordinanza del Ministro della Salute Roberto Speranza, prima di arrivare ad un divieto permanente di allevamento).

I tempi sono ristretti, perché entro il 30 giugno gli allevamenti devono essere smantellati, e trovare una sistemazione per oltre 5mila visoni non sarà semplice, perché:

  • i visoni, in quanto animali selvatici (anche se nati in allevamento) e semi-acquatici, hanno esigenze etologiche complesse da potere soddisfare in cattività;
  • i mustelidi, secondo le linee guida per la corretta gestione nei santuari per animali (GFAS), dovrebbero essere accasati singolarmente per evitare episodi di aggressione;
  • ad oggi, non esistono strutture (in Italia o all’estero) che dispongano di adeguata metratura, di adeguate recinzioni (anche interrate per evitare fughe da tunnel scavati), di vasche d’acqua (con relativi sistemi di filtraggio).

Dopo decenni di battaglie abbiamo finalmente vinto contro l’Industria della pelliccia e in Italia, così come in altri Stati membri dell’Unione europea, non si alleveranno mai più animali per questo scopo.

Diversamente però dai divieti approvati in altri Stati membri, dove all’entrata in vigore del divieto di allevamento tutti gli animali sono stati uccisi (o venduti ad allevatori stranieri), la legge approvata in Italia consente di potere salvare la vita degli animali sfruttati in questa filiera.

Nell’incontro con il Ministro Patuanelli e il Capo Segreteria del Ministro Speranza abbiamo così sbloccato l’attuale situazione in cui i visoni sono ancora prigionieri all’interno di allevamenti in dismissione.