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Secchio dopo secchio, volontari salvano in extremis 500 pesci da fiume in secca

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Ultimo aggiornamento

mercoledì 11 novembre 2015

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Alcuni giorni fa, grazie all’intervento dei volontari della sede LAV di Bassano del Grappa (Vicenza), cinquecento pesci intrappolati in un ruscello in secca sono stati recuperati e liberati in un corso d’acqua, scongiurandone la morte per asfissia.

I fatti risalgono a una sera di inizio novembre quando un volontario della sede LAV di Bassano, costeggiando un piccolo canale, si accorge di una pozza in cui nuotano numerosi pesci, praticamente imprigionati, essendo il resto del canale completamente in secca. Scatta la segnalazione agli altri volontari della sede locale LAV, che si recano sul posto facendo una triste scoperta: il livello dell’acqua era sceso vertiginosamente e centinaia di  pesci si contendevano le due piccole pozzanghere rimaste.

In piena emergenza e in mancanza del tempo necessario per richiedere un intervento esterno, i volontari corrono alla casa più vicina, recuperando un paio di secchi ed iniziando immediatamente a trasferire tutti i pesci in un canale a poche decine di metri, in pieno corso d’acqua. Al termine del salvataggio viene informata la Polizia Provinciale, il cui intervento – se anche immediato –  non sarebbe comunque arrivato in tempo, data l’estrema urgenza della situazione.

Si tratta di una bella storia a lieto fine, con un bilancio positivo di ben cinquecento vite salvate, che mette in luce l’importanza delle segnalazioni dei cittadini e del lavoro svolto quotidianamente dai volontari LAV presenti nelle 76 sedi locali distribuite su tutto il territorio nazionale. 

Invitiamo chiunque venga a conoscenza di situazioni di maltrattamento o di pericolo per la vita degli animali a segnalarcelo, contattando la sede locale LAV più vicina, oppure scrivendo a info@lav.it.

Claudia Squadroni