Immerso tra le colline e i boschi della maremma toscana, ospita più di 60 animali che abbiamo salvato da allevamenti, circhi, traffico illegale e vivisezione.
L'idea di avere aree di accoglienza per molti tipi di animali in un Centro di recupero per animali nasce per dare una risposta concreta a un problema: quando un animale maltrattato viene posto sotto sequestro - in assenza di spazi nei Centri di Recupero esistenti e in mancanza di Centri specializzati per accoglierli tempestivamente - spesso rimane nelle mani del proprio aguzzino.
Ed è così che, presso il Centro di Recupero Animanatura Wild Sanctuary di Semproniano, accogliamo gli animali vittime di abusi: per regalare loro una nuova vita, lontana da ogni forma di sfruttamento.
Il Centro è stato il primo luogo sicuro dove abbiamo potuto dare ospitalità a molti animali salvati dai circhi: come la leonessa Elsa, il dromedario Asia e la zebra Arturo, e tanti altri che non sono più con noi. Prima vivevano in spazi angusti ed erano costretti a subire lunghi viaggi per poi doversi esibire di fronte al pubblico pagante. Oggi quella vita è solo un ricordo lontano e possono finalmente godersi la libertà in grandi spazi immersi nel verde.
Personale specializzato, ricoveri progettati con tecniche innovative rispettose dei più alti standard internazionali, cibo adeguato e cure veterinarie specialistiche; ma, soprattutto, un ambiente che rispetta appieno le caratteristiche etologiche degli animali che abbiamo salvato.
Tra gli ospiti del Centro ci sono anche due colonie di macachi che abbiamo sottratto dalla vivisezione. Occhiolino, Alfa, Buddha e tutti gli altri, nelle fredde gabbie dei laboratori dove erano costretti a vivere, non vedevano la luce del sole né sentivano il rumore della pioggia. Ora invece, grazie a due grandi aree attrezzate che abbiamo costruito per loro, trascorrono le loro giornate giocando, arrampicandosi e socializzando tra loro, proprio come farebbero in natura.
Alfa e Buddha, in foto, provengono dallo stesso laboratorio, ma vivevano in gabbie diverse. Da quando si sono riuniti non si sono più separati!
Grazie alla generosità di un socio, con un suo lascito alla LAV, abbiamo acquistato altri 23 ettari di terreno attigui al Centro già esistente, dove abbiamo realizzato delle nuove aree e dove vivono ad esempio i mufloni salvati dall’abbattimento all’Isola del Giglio o la scrofa Grazia (adottabile a distanza) e i suoi due figli Graziella e Grazioso, salvati da un allevamento abusivo alle porte di Roma.
La vita di sfruttamento e la morte certa a cui ognuno di questi animali era destinato ora è solo un brutto ricordo.”
Tutti loro rappresentano una speranza per tutti i milioni di animali “da reddito” allevati in Italia per scopi alimentari e un simbolo per un cambiamento di abitudini, alimentari soprattutto, che noi proponiamo contro ogni forma di sfruttamento.
Tutte le aree di ricovero degli animali sono state realizzate secondo i più alti standard internazionali, sviluppati attraverso un network di realtà già impegnate nel settore, come la Born Free Foundation, Four Paws, la Fondazione AAP e altri soggetti attivi da decenni nel campo dei Santuari e dei Centri di recupero per animali.
Ed è proprio grazie alla collaborazione con l'associazione olandese AAP che abbiamo sviluppato il progetto #BORNTOBEWILD, nato per contrastare il traffico illegale di bertucce. Rocket, Lucy, Buddy e Calogero, dopo una vita di solitudine, finalmente hanno scoperto cosa significhi avere una famiglia. Anche i problemi comportamentali di cui erano affetti a causa della vita in isolamento, grazie alla socializzazione con i loro simili e alle cure costanti che hanno ricevuto, sono diminuiti drasticamente nel giro di poco tempo!
Buddy, in foto, è una delle bertucce che abbiamo salvato dal traffico illegale grazie al progetto #BornToBeWild
Garantiamo ogni giorno una vita libera da sfruttamento e sofferenza a decine di animali maltrattati. Aiutaci a garantire cibo e cure a tutti animali ospiti del Centro e a regalare una nuova vita a tutti quelli che metteremo in salvo.