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La Spezia: famiglia di cinghiali bloccati all'interno di un parco cittadino

Concluse le operazioni di sterilizzazione dei cinghiali in collaborazione con l’Università di Torino. Chiediamo al Ministro della Salute Schillaci di poter trasferire gli animali in un rifugio sicuro.

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Ultimo aggiornamento

giovedì 22 settembre 2022

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Ricevuto dalla Regione il referto dell’autopsia, potrebbero emergere responsabilità degli operatori della Regione

La causa di morte è da attribuire a collasso cardiocircolatorio. Con queste parole il referto redatto dall’Istituto Zooprofilattico del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, svela il motivo per cui il piccolo di cinghiale sarebbe morto venerdì 26 agosto durante le operazioni di cattura dei 9 cinghiali rinchiusi da quasi venti giorni all’interno del Parco La Maggiolina di La Spezia, eseguite dalla Vigilanza Regionale ligure.

Come già annunciato poco dopo avere appreso della morte del cinghiale, la LAV acquisito il referto dalla Regione Liguria, ha presentato una denuncia alla Procura della Repubblica, perché indaghi al fine di identificare eventuali responsabilità nel decesso dell’animale che non evidenziava “lesioni macroscopiche riferibili a malattie parassitarie, batteriche o virali a carattere letale in atto” come precisato nello stesso referto necroscopico.

Se qualcuno ha operato con modalità inadeguate rispetto ai protocolli per la cattura della fauna selvatica, chiediamo che sia individuato rapidamente e chiamato a rispondere dell’uccisione dell’animale. Per quanto la cattura degli animali selvatici comporti sempre dei rischi per la loro incolumità, non è tollerabile che un piccolo cinghiale possa morire per possibili inadempienze.

A fronte di questo triste evento che ha comportato la morte di un piccolo, non dobbiamo comunque dimenticare che gli altri otto cinghiali stanno bene e si sono ambientati nella nuova area che li ospita, dopo un’operazione di salvataggio unica nel suo genere, mai accaduta fino a oggi, perché in situazioni analoghe le autorità hanno sempre deciso di uccidere i cinghiali.

LAV ancora attende il pronunciamento ufficiale del proprietario e del gestore del terreno che ospita i cinghiali, nonché della Regione Liguria, perché LAV possa finalmente prendere in consegna la gestione diretta dell’area recintata e dei cinghiali.


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