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Covid e visoni: focolaio in allevamento visoni in Italia gia' ad agosto

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Ultimo aggiornamento

lunedì 26 ottobre 2020

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Positivi al SARS-CoV-2 almeno 2 campioni - prelevati nel mese di agosto - dai visoni di un unico allevamento: lo rivela la LAV che ha ottenuto questa informazione solo dopo numerosi e insistenti appelli e istanze di accesso agli atti al Ministero della Salute, al Comitato Tecnico Scientifico, alle Regioni e all’IZS (della Lombardia ed Emilia Romagna), scoprendo solo in queste ore finalmente gli esiti dei test molecolari. 

Grave e irresponsabile silenzio ed inerzia delle Autorità sanitarie per non avere dato notizia di visoni infetti da SARS-CoV-2 in allevamento e scoperti già ad agosto. Invece di avviare un rigoroso screening con test diagnostici in tutti gli allevamenti di visoni in Italia, anche dopo conclamati casi di positività, il Ministero della Salute (e le Regioni) hanno continuato a limitarsi all’osservazione clinica pur sapendo che i visoni, come le persone, possono essere asintomatici.

#emergenzavisoni

Di fatto, questi allevamenti, oltre a causare gravi sofferenze agli animali, sono anche dei serbatoi del coronavirus. Non avere condotto accertamenti specifici su tutti gli allevamenti di visoni in Italia ha esposto, ed espone tuttora, la salute pubblica ad un oggettivo rischio.

Rinnoviamo l’appello al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ed al Ministro della Salute Roberto Speranza affinchè vieti, con urgenza, questi allevamenti. Altri Stati europei lo hanno già fatto ed ora non corrono questo ulteriore rischio di diffusione del coronavirus.

Comunicato stampa integrale