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Covid-19: altri focolai in allevamenti visoni in Olanda. Chiudere quelli italiani

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Ultimo aggiornamento

martedì 14 luglio 2020

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Nonostante le misure di biosicurezza imposte, il virus SARS-CoV-2 continua a circolare negli allevamenti di visoni in Olanda, causando ben 24 focolai e coinvolgendo oltre 800.000 animali (circa il 20% della popolazione dei visoni olandesi) abbattuti d’urgenza.

In Italia, il “Protocollo Covid” del Ministero della Salute prevede che solo in caso di presenza di sintomi ascrivibili all’infezione da SARS-CoV-2 gli allevamenti devono essere messi in isolamento e raccolti i campioni biologici per accertare la positività degli animali. Ciò significa che, oggi, in Italia potrebbero esserci migliaia di visoni infetti, ma asintomatici, e quindi potenziali serbatoi del SARS-CoV-2.

Gli allevamenti “di pellicce” sono presenti nelle regioni già duramente colpite dalla pandemia di Covid-19 come Lombardia e Veneto, ma anche in Emilia Romagna e un allevamento anche in Abruzzo.

Chiediamo al Governo e al Parlamento di approvare le nostre proposte normative, a sostegno delle quali sono già state consegnate al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa oltre 50.000 firme  e presentate al premier Giuseppe Conte in occasione dell’incontro avvenuto lo scorso giugno agli Stati Generali dell’Economia con la presentazione del nostro Manifesto #NONCOMEPRIMA