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5 maggio: “Food for Profit” in anteprima nazionale su Rai 3  a “Report”

LAV ha coordinato le inchieste in alcuni allevamenti in Italia, Germania, Polonia e Spagna.

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giovedì 02 maggio 2024

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Gli stretti legami tra lobby dell’agroindustria e PAC vanno scardinati

Food for Profit continua la sua corsa, il docufilm di Giulia Innocenzi e Pablo d'Ambrosi, al quale abbiamo collaborato coordinando le indagini e contribuendo alla produzione, da oltre due mesi sta facendo il giro dell'Italia e non solo, domenica 5 è stato trasmesso in anteprima sulla TV nazionale da Report.

1 milione e mezzo di spettatori! Solo in TV 

GUARDA FOOD FOR PROFIT A REPORT


Food for Profit è un documentario necessario, che mostra chiaramente come gli interessi portati avanti dalle grandi lobby dell'industria zootecnica prevalgono su tutti gli altri, a scapito in primis della trasparenza che istituzioni democratiche come quelle europee devono garantire, e delle strategie volute proprio dalla Commissione e dal Parlamento UE che fanno parte del Green Deal, il patto verde approvato nel 2019 e fondamentale per affrontare le emergenze che ci troviamo davanti – cambiamento climatico, perdita di biodiversità, emergenza di malattie con forte potenziale pandemico, come l'antimicrobico resistenza e l'influenza aviaria – strettamente collegate al modo in cui questo sistema di produzione sfrutta e maltratta miliardi di animali.

LAV è stata fortemente coinvolta in questo progetto, durato 5 anni, supportandone la realizzazione, coordinando le attività d'inchiesta negli allevamenti che si vedono nel film, infine contribuendo alla sua diffusione, a partire dal lancio a Bruxelles proprio dentro al Parlamento Europeo, dove vengono prese le decisioni che riguardano i quasi 400 miliardi in 5 anni della Politica Agricola Comune.

La PAC è un imponente strumento di politica che delinea a chi vanno i fondi in tema di agricoltura, sostenibilità, tutela degli animali – circa 40% del budget comunitario finisce infatti nella PAC.

Da decenni portiamo avanti campagne e azioni legali per cambiare le condizioni degli animali sfruttati dall'industria zootecnica, 630 milioni gli animali terrestri macellati solo in Italia ogni anno: 5 sono le settimane di vita media dei polli broiler, 99% dei polli (“spacchettati in” petto, cosce, o altro) che si trovano al supermercato. Sono dati impressionanti e strettamente connessi alla distruzione ambientale e all'emergenza climatica, ma anche alle condizioni di sfruttamento di chi lavora in allevamenti e macelli e alla salute di tutti noi.

La politica ha la responsabilità di farsi carico di questa emergenza e invertire la rotta.

Il problema dell'agricoltura europea, infatti, non sono le politiche di “greening”, ovvero volte a ridurre i devastanti impatti ambientali e sul clima di questa attività, bensì le concentrazioni di potere in questo mercato e lo strapotere dell'agri-industria, come è corretto chiamarla.

In vista delle elezioni europee che si terranno l'8 e il 9 giugno, abbiamo lanciato la campagna Vote for animals - Anche gli animali votano insieme ad altre organizzazioni italiane ed europee, per presentare un manifesto di 10 punti programmatici e chiedere ai candidati eurodeputati di sottoscrivere questi impegni.

I risultati degli incontri in corso saranno pubblicati sul sito e riporteranno i nomi di chi avrà sottoscritto gli impegni, e chi no. Cinque di questi impegni riguardano la tutela degli animali allevati, il trasporto di animali vivi, la necessità di favorire la transizione alimentare con politiche adeguate, a partire da una Politica agricola comune diversa.

Sono recenti le notizie che due degli eurodeputati protagonisti del docufilm, l'italiano Paolo De Castro e la spagnola Clara Aguilera, non verranno ricandidati per queste elezioni, mentre l'italiana Isabella Tovaglieri si ripresenterà.


Food for Profit impone una riflessione sul futuro che vogliamo in Europa e ci impone di decidere da che parte schierarci.