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Disegno legge ''sparatutto": in Senato spuntano emendamenti su animali nei circhi

Chiediamo al Presidente e ai Relatori di dichiararli inammissibili!

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Ultimo aggiornamento

giovedì 11 settembre 2025

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L’estraneità degli emendamenti per materia è inconfutabile

È iniziato nelle Commissioni riunite Ambiente e Agricoltura del Senato l'esame degli emendamenti al Disegno di legge “sparatutto”, fortemente voluto dalla maggioranza. Il provvedimento, già di per sé disastroso per l'impatto devastante sulla fauna selvatica e sull'ambiente, si arricchisce di due dannosi emendamenti che intervengono sul fronte del superamento dell'uso di animali nei circhi e negli spettacoli viaggianti.

Oltre alla già preoccupante proroga al 31 dicembre 2026 per l'adozione del Decreto legislativo attuativo, che di fatto congela ogni passo in avanti per altri due anni, richiesta al Ministro della Cultura Alessandro Giuli dai circensi che non vogliono cambiare e continuano a perdere pubblico, accordata nel mese di agosto, ora si tentano di smantellare anche i progressi finora compiuti con il Decreto legislativo n. 135 del 2022 in materia di commercio, importazione e conservazione di animali della fauna selvatica ed esotica emanato dal precedente Governo e reso più restrittivo in materia di animali nei circhi e nelle mostre faunistiche proprio da questo Esecutivo.

L'emendamento a firma della Senatrice Zedda di Fratelli d'Italia mira a eliminare il divieto di riproduzione degli animali pericolosi detenuti nei circhi e nelle mostre faunistiche con carattere permanente aperte e amministrate per il pubblico, mentre l'emendamento a firma dei Sen. Gasparri, Paroli e Damiani di Forza Italia è ben più ambizioso.

Contrariamente a quanto a oggi stabilito dalle normative in atto che hanno permesso il sequestro avvenuto a luglio scorso delle due tigri e dei due leoni in provincia di Brindisi, l'emendamento di Forza Italia, sottoscritto dal Sen. pugliese Damiani, intende autorizzare i circhi e le citate mostre faunistiche anche ad acquisirne di nuovi. E non solo, qualora l'emendamento venisse approvato, i circhi e le mostre faunistiche viaggianti con carattere permanente aperte e amministrate per il pubblico sarebbero autorizzati a detenere senza alcuna limitazione animali selvatici che costituiscano un pericolo per la salute pubblica, per l'incolumità delle persone o per la biodiversità, nonché i loro ibridi purché dichiarati idonei dalle autorità competenti in materia di salute e sicurezza pubblica. Attualmente, tale detenzione, infatti, è consentita solo fino al termine naturale della vita degli animali e purché ne venga garantita l'impossibilità di riproduzione e non ne siano acquisiti di nuovi.

È del tutto evidente che questi due emendamenti proposti da senatori della maggioranza, se approvati, saranno un clamoroso passo indietro rispetto agli impegni assunti dal Parlamento per una graduale dismissione dell'impiego di animali nei circhi e negli spettacoli viaggianti e anche da questo Governo sul divieto di riproduzione e di nuove acquisizioni di animali pericolosi.
Anche a nome dell'oltre 76% degli italiani che come attestato da un sondaggio Doxa del 2023 è contrario all'uso degli animali nei circhi, chiediamo alle Commissioni Ambiente e Agricoltura di definirli inammissibili. L'obiettivo è quello superare l'uso degli animali nei circhi, che in Italia sono ancora 2000, non quello di tornare indietro di anni, permettendo a nuove vite di nascere già recluse o di venire acquisite. L'estraneità degli emendamenti per materia è inconfutabile: gli animali utilizzati nei circhi e negli spettacoli viaggianti non rientrano nella disciplina dell'attività venatoria, né nella gestione della fauna selvatica, rendendo dunque gli emendamenti del tutto fuori contesto rispetto al già disastroso provvedimento sulla estensione della caccia.
Gianluca Felicetti, Presidente LAV