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Trento: respinto ricorso LAV per rimuovere strutture che rendono gli orsi confidenti

Non ci fermeremo qui. Porteremo il caso al Consiglio di Stato.

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Ultimo aggiornamento

martedì 02 luglio 2024

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La nostra battaglia per la sicurezza di orsi e cittadini non si ferma

Il TAR di Trento ha respinto il ricorso che avevamo  presentato per indurre la Provincia di Trento a rimuovere i siti di foraggiamento per la fauna selvatica.

Si tratta di vere e proprie mangiatoie costruite nei boschi e utilizzate dai cacciatori per fornire in inverno il cibo a cervi e altri ungulati, così da avere ancora più animali a cui sparare nella successiva stagione venatoria.

Sono strutture che vengono però sfruttate anche dagli orsi, che diventano così “confidenti”, perché si abituano ad associare la presenza umana alla disponibilità di cibo.

L'eliminazione dei siti di foraggiamento favorirebbe quindi la sicurezza dei cittadini e degli orsi, prevenendo possibili incidenti.

Con il nostro ricorso ci aspettavamo che il TAR analizzasse la copiosa documentazione scientifica e amministrativa da noi fornita, dando quindi una chiara indicazione alla Provincia di Trento per indurla a procedere con la dismissione delle strutture in questione.

Purtroppo  il TAR non è voluto entrare nel merito e si è limitato alla sola verifica della correttezza formale delle disposizioni che autorizzano il foraggiamento in provincia di Trento.

La nostra battaglia per la sicurezza di orsi e cittadini non si ferma però qui porteremo il caso al Consiglio di Stato chiedendo di fermare una pratica tanto pericolosa, quanto ignorata dalla provincia di Trento che si conferma così essere la prima responsabile nella creazione di orsi “confidenti”.

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mercoledì 14 febbraio 2024

Il foraggiamento rende gli orsi confidenti

Con una “sentenza non definitiva” pubblicata ieri, il Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa di Trento ha deciso che il prossimo 6 giugno si terrà un’udienza pubblica per decidere in merito all’annullamento delle note di risposta della Provincia di Trento a LAV.

Avevamo chiesto di sospendere il foraggiamento alla luce dell’attuale presenza di orsi nelle aree interessate. Si discuterà, dunque, anche sulla legittimità dell’operato della Provincia di Trento rispetto all’autorizzazione di tali pratiche. 

IL FORAGGIAMENTO

Il foraggiamento degli animali selvatici, mediante l’installazione di strutture in legno che fungono da contenitori e distributori di cibo, è una pratica ampiamente diffusa su tutto il territorio provinciale, allo scopo di fornire un surplus alimentare nel periodo invernale agli ungulati, in particolare cervi e caprioli.

Così facendo i cacciatori si garantiscono un maggior numero di animali da poter uccidere nella successiva stagione venatoria. 

Il foraggiamento è fortemente criticato dal mondo scientifico, perché altera gli equilibri naturali tra fauna e territorio. In provincia di Trento può incidere fortemente sul comportamento degli orsi che, attratti dal cibo custodito nelle strutture costruite dall’uomo, diventano  "confidenti”  , perché tendono a perdere la naturale diffidenza nei confronti dell’essere umano.

Lo stesso M90 è stato ucciso proprio perché, pur non avendo mai aggredito nessuno, aveva sviluppato un comportamento “confidente a causa della frequentazione dei cassonetti dei rifiuti non adeguatamente protetti. 

È chiaro quindi che il foraggiamento potrà portare all’uccisione di altri orsi condizionati ad avvicinarsi alle persone, rendendoli quindi pericolosi per i cittadini proprio a causa delle strutture di foraggiamento autorizzate dalla Provincia di Trento. 

LO SMANTELLAMENTO

Abbiamo a più riprese chiesto alla Provincia di Trento lo smantellamento dei siti di foraggiamento, ma ci è sempre stato risposto che tali strutture erano regolarmente autorizzate risposte che non ci hanno soddisfatto, motivo per cui le abbiamo impugnate avanti il TRGA di Trento.

La sentenza pubblicata riconosce le ragioni della LAV che stanno alla base della richiesta di rimozione delle strutture di foraggiamento, tanto da affermare che “non v’è dubbio che la Provincia, a fronte delle motivate diffide trasmesse dall’Associazione ricorrente, fosse tenuta a provvedere sulle istanze in esse contenute”. 

Riferendosi ancora alle richieste di demolizione dei siti di foraggiamento da noi mandate alla Provincia, la stessa sentenza riconosce che la Provincia “ha manifestato – seppur implicitamente – la volontà di non accogliere tali richieste”. 

Ancora una volta vengono smascherate le dirette responsabilità della Giunta Fugatti che con la sua inazione continua a mettere a rischio la sicurezza dei cittadini, incapace di lavorare sulla prevenzione degli incidenti con gli orsi, si accanisce sugli orsi "confidenti” resi tali dalla sua volontà di non rimuovere i siti di foraggiamento

LA PROSSIMA UDIENZA

Il TRGA di Trento, riconoscendo la validità delle argomentazioni da noi fornite a tutela della sicurezza dei cittadini e degli orsi, ha fissato l’udienza di merito per il 6 giugno, quando si esprimerà sulla istanza di annullamento delle risposte fornite dalla Provincia alle richieste di rimozione dei siti di foraggiamento inviate dalla nostra associazione.

 


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