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Anche la Francia vieta gli allevamenti di visoni. Quando il divieto in Italia?

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Ultimo aggiornamento

mercoledì 17 novembre 2021
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La Francia vieta l'allevamento di visoni: è giunto al termine proprio in queste ore il lungo iter di approvazione della legge voluta dalla Ministra per la Transizione Ecologica, Barbara Pompili.

“La legge approvata praticamente alla unanimità dalle due Camere del Parlamento francese, dovrebbe essere presa come esempio virtuoso dal nostro Governo e Parlamento. La Francia ha vietato gli allevamenti di visoni, allevati per la produzione di pellicce, in quanto animali selvatici ed ha riconosciuto dunque la insostenibilità (nonostante le “certificazioni” di filiera) di un sistema di allevamento che non è in alcun modo in grado di rispettare le minime esigenze etologiche di questi animali", dichiara Simone Pavesi, Responsabile LAV Area Moda Animal Free.

L’Italia però, oggi, può andare oltre: sì, perché questa legge francese non sarebbe un divieto agli allevamenti di pellicce in genere, in quanto le produzioni di pelliccia Orylag – ricavata da conigli appositamente selezionati per la pelliccia e brevettati con marchio commerciale – continuerebbe.

L’Italia deve fare come altri Stati membri hanno già fatto, anche in epoca pre-pandemica e, con legislazione vigente, mettere al bando l’allevamento di pellicce, ricavate da qualunque specie, per motivazioni etiche.

I cittadini  italiani ed europei lo hanno già fatto con le proprie scelte di acquisto, così come le più importanti Case di moda italiane; solo Governo e Parlamento ancora non hanno preso atto che questa forma di allevamento non ha più ragione di esistere.

Ci appelliamo ancora una volta al Ministro della Salute, Roberto Speranza, ed al Ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, affinché diano concretamente seguito a quanto il Governo italiano ha già rappresentato in sede di Consiglio Europeo dell’Agricoltura lo scorso mese di giugno, ossia che “L’allevamento di animali da pelliccia non è più giustificabile”.

E’ giunto il momento di modificare l’attuale vigente divieto di riproduzione dei visoni (e che scadrà il prossimo 31 dicembre) in un divieto permanente di allevamento di animali per la produzione di pellicce.


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