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Orsi rinchiusi al Casteller: Assessore Failoni a favore del trasferimento

La Provincia di Trento da giugno è in possesso del progetto LAV per il trasferimento di JJ4.

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Ultimo aggiornamento

lunedì 19 giugno 2023

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Il Piano LAV per il trasferimento di JJ4 in un rifugio sicuro

Nel corso di una conferenza stampa a Trento abbiamo presentato in anteprima il Piano di trasferimento per il salvataggio di JJ4 presso un Santuario-Rifugio in Romania. 

Da oggi l’orsa può essere portata in un rifugio sicuro totalmente a carico LAV: ora il TAR lo ordini alla Provincia di Trento! 

Il Piano è stato notificato alle varie Istituzioni coinvolte: è una soluzione che richiede solo un 'sì' da parte della Provincia.

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Alla conferenza stampa sono intervenuti:  Roberto Bennati,  Direttore Generale LAV; Simone Stefani,  Vicepresidente nazionale LAV e Responsabile LAV Trentino;  Massimo Vitturi, Responsabile LAV animali selvatici; Cristina Lapis,  fondatrice e Presidente dell'associazione Millions of Friends Association (AMP), che gestisce il santuario-rifugio in Romania;  Paula Ciotlos, Vicepresidente e direttrice dell'associazione Millions of Friends Association (AMP), che gestisce il santuario-rifugio in Romania.

Ora la Provincia di Trento non ha più alcuna giustificazione, abbiamo depositato un piano dettagliato che consente di portare in salvo JJ4 oggi stesso senza alcun costo per la Provincia, è sufficiente la firma di Fugatti per dare avvio al procedimento. Massimo Vitturi - responsabile LAV Animali  Selvatici 


Sono molto sorpresa che nel 21esimo secolo ci siano ancora orsi condannati a morte, mi sembra di vivere nel medioevo. Questo orso non appartiene al Presidente Fugatti, ma appartiene alla natura. Non vedo perché dobbiamo punire un’orsa che era nel bosco, nella sua casa. La condanna a morte non è più prevista dalla legislazione italiana, perché allora condannare a morte un’orsa. Cristina Lapis - fondatrice e Presidente dell'associazione Millions of Friends Association

IL CENTRO

Il Santuario-Rifugio si estende su una superfice di 80 ettari all’interno di un parco nazionale e attualmente ospita 115 orsi, di cui 40 provenienti da situazioni in natura e gli altri da situazioni di maltrattamento.

Lo staff è specializzato nella gestione quotidiana degli orsi e nell’introduzione di nuovi individui che, dopo un periodo di ambientamento, si abituano bene a  vivere in condizioni di semilibertà, anche con altri orsi.

Il Libearty Bear Sanctuary è ricco di aree boschive, querce con la presenza di noccioli, alternate a spazi aperti con substrato naturale, rilievi e corsi d’acqua. Si tratta di habitat che consentono agli animali un’ampia mobilità per rispondere alle loro caratteristiche etologiche.

Al Libearty Bear Sanctuary gli orsi possono esprimere il loro comportamento di ricerca del cibo disponibile naturalmente nel bosco, che viene integrato per una corretta alimentazione per tutti a seconda della stagione. È inoltre facile per gli animali accedere a corsi d’acqua, scavare, arrampicarsi, costruirsi tane per il letargo, e compie altre attività specie-specifiche.

In caso di necessità le cure sono garantite, anche grazie alla struttura veterinaria dedicata presente in loco.

IL TRASFERIMENTO

Il trasferimento sarà effettuato dallo staff del Libearty Bear Sanctuary addetto allo spostamento di orsi, supportato e assistito, per gli aspetti medici, da un’equipe di veterinari specializzati in cura e anestesia di questi animali. Il viaggio si svolgerà esclusivamente in zona UE per facilitare le operazioni di frontiera, per maggiore sicurezza e in coerenza con la legislazione comunitaria sui trasporti.

L’equipe veterinaria avrà a disposizione un’ambulanza attrezzata anche per eventuali interventi medici i d’urgenza durante il viaggio. Nel mezzo sarà predisposta una videocamera per monitorare il comportamento dell’orso , che disporrà di una scorta di acqua e cibo sufficienti per tre giorni.

In caso di accettazione del piano proposto, LAV si farà carico dei costi del trasferimento e del mantenimento dell’animale, comprese le spese per monitoraggio e visite ispettive dell’animale nel periodo di acclimatazione nel recinto naturale.

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