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Sospesa l'uccisione fino al 27 giugno. La vita di Jj4 e Mj5 per ora è salva

Le possibilità di trasferirli sono concrete e reali, depositeremo il progetto per portare in salvo gli animali in un rifugio sicuro. Nel frattempo abbiamo chiesto nuovamente di poter accedere al Casteller per verificare la salute degli orsi detenuti.

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mercoledì 31 maggio 2023 09:32

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Nuova richiesta LAV di accesso al Casteller. Come stanno gli orsi detenuti?

Il 18 aprile scorso la LAV aveva inviato una formale richiesta al Presidente trentino Fugatti, per poter accedere al Casteller accompagnata da personale specializzato, allo scopo di verificare le condizioni di detenzione e di salute dell’orsa JJ4 catturata pochi giorni prima.

Nonostante la mancanza di qualsiasi risposta, il 19 aprile i rappresentanti dell’associazione si erano comunque recati all’ingresso dell’area gestita dal Corpo Forestale trentino chiedendo di poter entrare, ma anche in quell’occasione nessuna risposta, i cancelli sono rimasti chiusi.

A quasi due mesi dalla cattura di JJ4 e in assenza di qualsiasi informazione relativa alle sue condizioni, LAV ha perciò presentato una nuova richiesta di accesso al Casteller accompagnata da personale tecnico-scientifico-medico veterinario per verificare le reali condizioni di salute di M49 e Jj4, oltre al cucciolone recluso da oltre un mese nel carcere a cielo aperto della Provincia di Trento. E’ giunta l’ora che si sappia la verità. Massimo Vitturi , responsabile area Animali Selvatici

La nuova richiesta è stata presentata alla Provincia Autonoma di Trento a firma del Presidente della LAV Gianluca Felicetti, legale rappresentate dell’Associazione.

Richiediamo anche resoconti ufficiali e medico veterinari di tutti e tre gli orsi detenuti al Casteller. Gli animali selvatici sono patrimonio indisponibile dello Stato, per questo motivo riteniamo che la Provincia di Trento abbia il dovere di assicurare piena trasparenza informando tutti i cittadini sulle condizioni di vita degli orsi reclusi nella sua struttura mentre riteniamo sia nostro dovere morale ed etico vigilare affinché le loro condizioni da reclusi siano comunque le migliori possibili. Gianluca Felicetti, Presidente 
In attesa che venga accolto dalla Provincia di Trento il nostro progetto per portare in salvo Jj4, vogliamo vigilare sulla vita degli orsi reclusi al Casteller. Massimo Vitturi  , responsabile area Animali Selvatici

Qui è possibile leggere il contenuto della richiesta di accesso al Casteller inviata alla Provincia Autonoma di Trento.

RICHIESTA DI ACCESSO AL CASTELLER

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lunedì 29 maggio 2023

Nuovo ricorso al TAR contro linee guida provinciali e documento ISPRA-MUSE su orsi 'problematici'

LAV ricorre nuovamente al TAR per contrastare le linee guida della Provincia di Trento per l’uccisione degli orsi e il documento ISPRA-MUSE sugli orsi etichettati come “problematici”.

Salvare la vita a JJ4 e MJ5 significa salvarla agli oltre 100 orsi trentini, come chiarisce Massimo Vitturi.

Avevamo presentato già nell’agosto 2021 il ricorso al TAR per richiedere l’annullamento delle Linee guida provinciali per la gestione degli orsi mediante uccisione, perché mancanti di qualsiasi riferimento alla programmazione delle misure di prevenzione, si tratta quindi di mere Linee guida che nella loro genericità costituiscono la base per nuovi incidenti, per la creazione di fatto di orsi "problematici" e le conseguenti Ordinanze di uccisione degli orsi. Inoltre, nessun cenno alle misure non cruente in caso di orsi problematici essendo di fatto prevista sempre e soltanto l’uccisione degli animali. Il Tar nel 2022 ha però giudicato inammissibile il ricorso e abbiamo quindi appellato al Consiglio di Stato la decisione, ma nel mentre proporremo un nuovo ricorso su questi aspetti. Massimo Vitturi, area Animali Selvatici LAV

Ha commentato così Massimo Vitturi, responsabile LAV area Animali Selvatici, il nuovo ricorso dell'Associazione. E ha proseguito:

La sola possibilità di salvare la vita di JJ4 attraverso il suo trasferimento in un rifugio straniero già rappresenta una svolta, perché effettivamente le linee guida incredibilmente non prendono neanche in considerazione questa possibilità essendo molto più facile uccidere che trasferire. Le nostre energie e le nostre attività politiche, legali, di rapporti istituzionali, sono interamente dedicate alla sorte dell’orsa non solo perché per LAV ogni vita ha valore e deve essere rispettata, ma perché alla sorte di Jj4 e dell’ancora non catturato MJ5 è legato il destino di vita o di morte per gli altri 100 orsi trentini in natura. Massimo Vitturi, area Animali Selvatici

Ottenere la tutela della vita di JJ4 ci permetterà di creare un precedente giudiziario per salvare la vita di tutti gli orsi.



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venerdì 26 maggio 2023

Sospesa uccisione fino al 27 giugno. La vita di JJ4 e Mj5 per ora è salva.

La vita degli orsi per ora è salva!  Sono stati accolti i nostri ricorsi.

È una seconda sconfitta per Fugatti, il presidente della regione autonoma che ha dichiarato guerra agli orsi.
Ed è la conclusione di una tre giorni che ci ha visto schierati a Trento per gli animali per una causa di cui ha parlato e ci ha citato anche un prestigioso quotidiano internazionale come The Guardian [qui la traduzione delle parti salienti].
Prima con la conferenza stampa organizzata il giorno prima dell'udienza al TAR, nel corso della quale abbiamo presentato un’indagine condotta da Doxa sul territorio trentino.

In base ai risultati emersi, la metà dei trentini è contro l’uccisione degli orsi JJ4 e MJ5,condannati a morte dalla Provincia di Trento. Il dato riguarda sia gli abitanti del capoluogo (57%) sia coloro che abitano nelle vallate e nei piccoli centri (47%), a riprova del fatto che non vi è questa schiacciante maggioranza locale a favore dell’uccisione degli orsi,  così come sbandierato dal Presidente Fugatti.

La sera della vigilia, sempre il 24 maggio, con volontari e attivisti ci siamo riuniti davanti al duomo di Trento per una suggestiva veglia - fiaccolata in cui abbiamo espresso ancora una volta il nostro sostegno per gli orsi e ribadito #GIULEMANIDAGLI ORSI.

Il pronunciamento odierno, da parte del Tribunale Amministrativo Regionale è un' ulteriore tappa di un percorso lungo sul quale continueremo a marciare, guidati dalla convinzione alla base della nostra vision: un mondo dove ogni singolo animale abbia libertà, dignità, vita e dalla comprovata serietà del nostro agire.

Le possibilità di trasferire gli orsi sono concrete e realidepositeremo l'approfondimento richiesto del progetto per portare in salvo gli animali in un rifugio santuario sicuro, sostenendone interamente le spese. Saranno in un ambiente a loro consono, dove potranno vivere una vita il più simile possibile a quella condotta tra i boschi in cui sono nati.

Il 14 dicembre ci sarà l’udienza di merito del TAR e riteniamo che fino a quella data gli orsi Jj4 e Mj5 non possano essere uccisi.

Il TAR di Trento ha confermato che Jj4 e Mj5 non devono essere uccisi. La Provincia, quindi, è stata nuovamente da noi sconfitta in questo tribunale, che ha chiesto un approfondimento da parte nostra da parte del Ministero dell'Ambiente sulle alternative e sui rifugi santuari per poterli ospitare, cosa che faremo, così come ha fissato la data di metà dicembre per il proprio giudizio di merito. Quindi un' ulteriore tappa di un percorso lungo, ma che sta dando importanti risultati per gli animali e per ricostituire una integrità e una solidarietà umana altri animali selvatici qui in Trentino e in tutta Italia. Gianluca Felicetti (dichiarazione in video) -  presidente LAV

I prossimi passi saranno fondamentali non solo per Jj4 e Mj5 ma anche per tutti gli altri orsi trentini.


Continua a stare con noi in questa battaglia

Schierati ancora dalla parte degli orsi con un gesto che a te non costa nulla ma che vale tutta la loro libertà.


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giovedì 25 maggio 2023

Iniziata udienza TAR a Trento

Siamo ancora in attesa dell'esito dell'udienza, ma l'Avvocato Claudio Linzola, che rappresenta LAV, in uscita dal TAR, spiega come si è svolta la seduta finora. Il legale  riporta... LEGGI I DETTAGLI

Siamo ancora in attesa dell'esito dell'udienza, ma l'Avvocato Claudio Linzola, che rappresenta LAV, in uscita dal TAR, spiega come si è svolta la seduta finora. 

Il legale  riporta  che il Collegio ha ascoltato con interesse le associazioni ricorrenti, in particolare LAV,  con la proposta di traslocazione dell'orso in un santuario straniero.

Sono state affrontate tutte le tematiche, anche quelle molto delicate, di diritto e l'apparente conflitto di interessi tra tutela dell'ambiente e degli animali e tutela dell'incolumità pubblica. Si tratta, dice Linzola, di due interessi solo apparentemente contrastanti.

E' stata sottolineata da parte delle Associazioni la carenza di preparazione della collettività sulla presenza di orsi nei boschi e come gli episodi di incontri con gli orsi siano stati rarissimi dell'arco degli ultimi 20 anni. Con un'azione informativa più capillare, più prolungata e più seria forse, aggiunge, si sarebbero potuti evitare tragedie e incontri.

Uno degli aspetti importanti, secondo l'Avvocato, è la carenza dell'approccio investigativo forense ai fatti per come sono e come potrebbero essere ricostruiti.
Ci sono aspetti non approfonditi a sufficienza, come le cause del decesso del povero Andrea Papi, sicuramente legate all'orso, ma bisogna capire meglio.  
Che cosa è successo quel giorno? Per quale motivo il runner è uscito dal sentiero. E per quale motivo la Provincia non accetta l'opzione della traslocazione e perché non è stato risposto a LAV quando ha chiesto un incontro? E come mai con le varie opzioni che tengano in considerazione che l'orso è una specie protetta si opta per soluzioni drastiche?

Guarda il video per ascoltare l'intera dichiarazione dell'Avvocato Linzola.



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mercoledì 24 maggio 2023

Conferenza stampa LAV a Trento

[youtube:LKzh6pndn9g]Domani ci sarà la decisione del TAR sul destino di Jj4 e Mj5. Oggi, mercoledì 24 maggio, dalle ore 14:00 siamo stati in conferenza stampa a Trento. Abbiamo presentato... LEGGI I DETTAGLI



Domani ci sarà la decisione del TAR sul destino di Jj4 e Mj5.

Oggi, mercoledì 24 maggio, dalle ore 14:00 siamo stati in conferenza stampa a Trento. Abbiamo presentato un’indagine condotta da Doxa* sul territorio trentino.

La metà dei trentini è contro l’uccisione degli orsi JJ4 e MJ5,condannati a morte dalla Provincia di Trento. Il dato riguarda sia gli abitanti del capoluogo (57%) sia coloro che abitano nelle vallate e nei piccoli centri (47%), a riprova del fatto che non vi è questa schiacciante maggioranza locale a favore dell’uccisione degli orsi,  così come sbandierato dal Presidente Fugatti. È questo uno dei dati più importanti che emerge dall’indagine demoscopica.

Una ragione in più oltre a quelle etiche e scientifiche della quale deve tener conto la politica locale anche per le prossime scelte sul futuro della presenza degli orsi nella nostra provincia, tanto più alla vigilia della decisione collegiale del TAR sui due plantigradi, che sarà resa nota a seguito dell’udienza del Tribunale amministrativo prevista per domani.  Se inoltre consideriamo che il 53% dei trentini ritiene che la Provincia, dopo aver riportato gli orsi sul territorio, si è impegnata “poco o per nulla” per fornire ai cittadini tutte le informazioni necessarie a prevenire gli incontri e come comportarsi con gli orsi, percentuale che fuori Trento città arriva al 55%, a dimostrazione che queste gravi mancanze delle Giunte che governano da più di vent’anni la nostra provincia non sono solo nel giudizio di “cittadini e animalisti da salotto”, come detto in maniera demagogica da Fugatti, e riguardo quindi alla possibilità di evitare la tragedia di Andrea Papi c’è chi a Piazza Dante e a Via Vannetti, sedi politiche e tecniche della Provincia, dovrebbe farsi un esame di coscienza” Simone Stefani , responsabile LAV Trentino e vicepresidente nazionale LAV 

SCARICA I RISULTATI DOXA

La LAV ha anche depositato al Tar nei due giudizi le relazioni dei propri consulenti esperti tecnico scientifici di riconosciuto livello nazionale ed internazionale, quali il dottor Rosario Fico , medico veterinario vicepresidente della Società Italiana di Scienze Forensi Veterinarie e già responsabile del Centro di referenza nazionale del Ministero della Salute, e il dottor Renato Semenzato , biologo docente a Master Universitari di I e II livello, Consulente di progetti Life sui grandi carnivori. 

Le relazioni mettono in luce alcune lacune sui rilievi effettuati a seguito dei fatti avvenuti il 5 aprile e che hanno visto coinvolta l’orsa JJ4 a difesa dei suoi cuccioli, come anche quelli che riguardano l’incidente avvenuto il 5 marzo in Val di Rabbi con il coinvolgimento dell’orso MJ5. In particolare, risulta che tutte le relazioni su quest’ultimo incidente, che hanno portato a definire “pericoloso” il plantigrado, si fondano su una interpretazione dell’accaduto effettuata senza l’analisi critica di tutti gli elementi a disposizione.

Per l’urgenza di realizzare le attività previste dall’accordo fra Regioni, Stato e Provincia autonoma e mai realizzate, dal sondaggio Doxa (la stessa società alla quale la Provincia commissionò un’indagine conoscitiva nel 1997 e ripetuta nel 2003, ampiamente citata nelle scorse settimane) emerge una maggioranza di trentini, fra il 53% e il 69%, che vuole che si realizzino i corridoi ecologici per la dispersione dei plantigradi, azione sbeffeggiata dall’Assessora Zanotelli, così come l’immediata sostituzione dei cassonetti dei rifiuti con quelli ‘anti-orso’ e la sterilizzazione di alcuni orsi, come avrebbe dovuto esserlo JJ4 secondo quanto autorizzato dall’Ispra, cioè le attività incruente necessarie secondo il mondo scientifico ignorato dalla Provincia. Massimo Vitturi , responsabile nazionale LAV animali selvatici
“È tutt’altro che una battaglia ideologica quella che ci vede protagonisti. Ma è una battaglia dall’approccio scientifico e morale sulla possibilità e la necessità di una convivenza umani-animali selvatici non fondata sulle doppiette e sul sangue di una vittima umana, morte causata più che altro dalle mancanze della Provincia  il Trentino ha diritto a vivere senza paure sulle quali invece soffiano dei professionisti degli scontri e delle divisioni, di chi parla di mancanza di “accettazione sociale” degli orsi da parte della stragrande maggioranza dei trentini ed è smentito dai numeri. C’è bisogno di serietà da parte di chi amministra, da coloro che hanno firmato impegni e non li hanno mantenuti, da chi ha usato gli orsi come attrattiva turistica per poi decidere di portarli al patibolo, di prendere soldi dall’Europa per il progetto di reintroduzione degli orsi e poi ha tolto la competenza sulle attività a Parchi ed esperti per affidarla a un sistema emergenziale, che ha cancellato la prevenzione e le misure sulla convivenza in favore solo di ergastolo o morte, da parte di chi sbandiera contro gli orsi la prevalenza della incolumità e della sicurezza pubblica e sempre nei boschi favorisce l’estensione della caccia che tutti gli anni in tutta Italia provoca decine e decine di morti e feriti umani”. Gianluca Felicetti,  presidente nazionale LAV

A Trento, questa sera abbiamo espresso il nostro sostegno per gli orsi anche  con la  fiaccolata LAV #GIULEMANIDAGLIORSI. 

*DOXA: sono state condotte 500 interviste CAWI su un campione rappresentativo di residenti a Trento (22%) e provincia (78%), uomini e donne di età 18 anni e oltre fra l’11 e il 17 maggio 2023.     


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venerdì 19 maggio 2023

24 maggio: appuntamento a Trento per fiaccolata

Mamma orsa Jj4, separata brutalmente dai suoi cuccioli al momento della cattura, è oggi prigioniera al Casteller. Su di lei pende una pericolosa condanna. A morte. Anche Mj5, orso anc... LEGGI I DETTAGLI

Mamma orsa Jj4, separata brutalmente dai suoi cuccioli al momento della cattura, è oggi prigioniera al Casteller. Su di lei pende una pericolosa condanna. A morte.

Anche Mj5, orso ancora in libertà, ha subito la stessa condanna. A morte.

Grazie ai ricorsi del nostro Ufficio Legale siamo riusciti a far sospendere i provvedimenti, fino a giovedì 25 maggio, quando il TAR del Trentino deciderà il destino di Jj4 e Mj5.
Uccisione o accoglienza in un rifugio-santuario per animali proposto dalla nostra associazione.

Pretendiamo ancora una volta il rispetto della vita degli orsi.

Lo ribadiremo con una fiaccolata, mercoledì 24 maggio, a Trento, in PIAZZA D'AROGNO (lato scale via Calepina) vicino al Duomo, dalle ore 19:00 alle ore 22:00.



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martedì 2 maggio 2023

TAR sospende di nuovo l'ordine di uccisione di JJ4

Con decisione di questa mattina, il Presidente del TAR di Trento ha sospeso il decreto - risalente al 27 aprile scorso - con il quale il Presidente trentino Fugatti disponeva per la seconda volta in ... LEGGI I DETTAGLI

Con decisione di questa mattina, il Presidente del TAR di Trento ha sospeso il decreto - risalente al 27 aprile scorso - con il quale il Presidente trentino Fugatti disponeva per la seconda volta in pochi giorni l’uccisione dell’orsa JJ4 con esecuzione fissata dall’11 maggio.

Dopo che con i nostri precedenti ricorsi avevamo indicato la disponibilità offerta dai rifugi da noi individuati all’estero per l’accoglienza di JJ4, ai quali se ne sono aggiunti altri di loro iniziativa – il TAR con il provvedimento odierno ha ribadito che la nostra proposta non è stata intaccata dalle argomentazioni di Fugatti ed è quindi del tutto praticabile, anche perché rispetta in pieno il parere di ISPRA. Massimo Vitturi - responsabile Area  Animali Selvatici

Emerge quindi che, come già fatto in passato dalla stessa Provincia di Trento per gli orsi Jurka, DJ3 e M57, anche JJ4 può essere salvata definitivamente e spostata in un rifugio in considerazione del fatto che se il Casteller non è oggi utilizzabile per la detenzione, la responsabilità è tutta della Provincia che a causa della sua gestione non è stata in grado di adeguare la struttura.

Fugatti e la sua politica basata sulla legge del taglione e sulla vendetta personale, registra un’altra sconfitta su tutta la linea, ora prenda atto dell’insussistenza delle sue argomentazioni e provveda a trasferire JJ4 anche prima del 25 maggio – data della prossima riunione collegiale del TAR - in un luogo sicuro tra i tanti rifugi disponibili e sicuri. LAV

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sabato 29 aprile 2023

Orsi spostati dalla Provincia

Con il nuovo decreto sottoscritto dal Presidente Fugatti, che ancora una volta condanna a morte l’orsa JJ4, la provincia di Trento vuole il suo tributo di sangue innocente. Pur ammettendo nello ste... LEGGI I DETTAGLI

Con il nuovo decreto sottoscritto dal Presidente Fugatti, che ancora una volta condanna a morte l’orsa JJ4, la provincia di Trento vuole il suo tributo di sangue innocente.

Pur ammettendo nello stesso documento che JJ4 non rappresenta un pericolo per la sicurezza pubblica, in quanto ormai rinchiusa nel recinto del Casteller, Fugatti si ostina a invocarne la morte con una condanna che dovrebbe essere eseguita il prossimo 11 maggio ad opera dei veterinari dell’APSS (ASL) di Trento, dipendenti dallo stesso Presidente provinciale.

È chiaro che quella di Fugatti è ormai un’ossessione, volendo a tutti i costi uccidere l’orsa per poterla esibire come un macabro trofeo di fronte ai suoi accoliti, nonostante LAV abbia già fornito indicazioni precise sui due rifugi che si sono resi disponibili da giorni a prendere in carico l’orsa – uno in Germania, l’altro in Giordania – e nonostante altri si siano aggiunti in autonomia, uno in Romania e un altro in Germania.

Fugatti sostiene che JJ4 non possa essere ricollocata, tuttavia è stata la stessa provincia di Trento a inaugurare una stagione di trasferimenti all’estero degli orsi reclusi al Casteller.

Ricordiamo infatti che il 25 aprile del 2021 l’orsa DJ3, da dieci anni rinchiusa al Casteller, venne trasferita nel parco Alternativer Bärenpark Worbis, in Germania, lo stesso parco che da una decina d’anni già ospitava l’orsa Jurka.

Ma anche l’orso M57, quello accusato di avere aggredito un carabiniere presso il lago di Andalo, a fine dicembre 2021 è stato trasferito dal Casteller in un rifugio in Ungheria, richiuso in un parco in compagnia di un’altra trentina di orsi.

Fugatti afferma che JJ4 non possa essere trasferita in quanto pericolosa, ma si tratta solo di una pietosa menzogna, visto che anche M57 era stato classificato come orso pericoloso.

Ora che anche l’ordine dei biologi si è dichiarato contrario all’uccisione dell’orsa JJ4. Riteniamo non sussista più una sola ragione logica e scientifica che possa giustificare l’uccisione dei JJ4, attendiamo con fiducia l’esito del nostro ricorso al TAR con il quale speriamo di bloccare l’accanimento di Fugatti contro un’orsa che oramai non costituisce alcun pericolo e che se ci fosse affidata provvederemmo a trasferire in un rifugio all’estero a spese nostre. Massimo Vitturi, area Animali Selvatici

Salviamo gli orsi del Trentino!

L'orsa JJ4 è stata di nuovo condannata a morte. Difendi la sua vita e quella degli altri orsi del Trentino: firma la nostra petizione e aiutaci a fermare questa emergenza!


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venerdì 28 aprile 2023

Nuovo folle ordine di Fugatti per uccidere JJ4

LAV fa subito ricorso per bloccare urgentemente al TAR il nuovo ordine di uccisione dell'orsa JJ4 , reclusa al Casteller di Trento. Ordine incredibilmente impartito ieri sera dal Presidente della Pro... LEGGI I DETTAGLI

LAV fa subito ricorso per bloccare urgentemente al TAR il nuovo ordine di uccisione dell'orsa JJ4 , reclusa al Casteller di Trento. Ordine incredibilmente impartito ieri sera dal Presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti anche contro la volontà dei genitori di Andrea Papi e nonostante LAV abbia proposto da tempo per mamma orsa una concreta e sicura sistemazione alternativa a proprie spese in un rifugio all'estero, soluzione prospettata favorevolmente anche dal Ministro dell'Ambiente Pichetto Fratin e dall'Ispra.

L'associazione deposita anche a Procura della Repubblica e all'Arma dei Carabinieri una diffida alla Apps, l'Asl veterinaria locale, all'esecuzione dell'animale che configurerebbe il reato previsto dall'articolo 544 bis del Codice penale, due anni di reclusione per mandanti ed esecutori, di uccisione "senza necessità" di un animale.

La data del prossimo 11 maggio, nella quale il TAR in sede collegiale avrebbe dovuto fornire il verdetto finale sull'orsa JJ4 , visto il ritiro ieri sera da parte di Fugatti delle sue due prime Ordinanze, rimane quindi il giorno in cui l'Asl veterinaria trentina, su ordine del Presidente provinciale, ha il mandato di eseguire la condanna a morte dell’animale. Questo nonostante l'Ordine provinciale dei Veterinari - sostenuto dalla sua Federazione Nazionale - la scorsa settimana abbia informato i suoi iscritti che anche uccidere un animale sano è violazione del loro Codice deontologico e fonte quindi di un procedimento di radiazione dei veterinari eventualmente responsabili.

LAV, tanto più perché per altri 3 orsi negli anni scorsi la stessa Provincia ha trovato sistemazioni alternative cooperando con il Ministero - Jurka, DJ3 e M57 - e ribadendo la propria disponibilità ad assicurare una diversa sistemazione non solo per JJ4 e MJ5 , ma anche per M49 , recluso dal 2020 nel bunker del Casteller, non è stata mai seriamente coinvolta nel valutare le alternative proposte alla Provincia.

LAV rivolge quindi un appello pubblico al leader della Lega Matteo Salvini, affinché intervenga sul suo massimo rappresentante trentino. Anche alla luce del suo recente annuncio del deposito di una proposta di Legge per l'irrigidimento delle pene contro chi maltratta e uccide animali, LAV chiede a Matteo Salvini di riportare Fugatti alla ragione e di porre fine a questi propositi di vendetta nei confronti degli orsi, che hanno tanto il sapore di campagna pre-elettorale provinciale - si voterà in ottobre - negli equilibri interni al centrodestra trentino.


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