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Il vero lusso è fur-free: anche COACH dice no alle pellicce

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Ultimo aggiornamento

mercoledì 24 ottobre 2018

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Anche il marchio americano COACH non utilizzerà più pellicce animali già a partire dalla collezione autunno-inverno 2019/20.

Ad annunciarlo è stato Joshua Schulman, CEO e Presidente del brand: “abbiamo capito che per i nostri clienti era importante - ha dichiarato a Business of Fashion, aggiungendo - ed è la cosa giusta da fare”

E’ incredibile vedere come si è allungata negli ultimi 18 mesi la lista dei brand del lusso che hanno assunto questa decisione: Gucci, Michael Kors, Versace, Furla, Burberry. E prima di loro anche Armani, Hugo Boss, Jimmy Choo e altri ancora.

Ma a dire basta alle pellicce non sono solo le griffe, anche rivenditori come il colosso dell’e-tailer Yoox-Net-A-Porter Group, oltre ad altri operatori dell’e-commerce moda da Farfetch ad ASOS e Zalando, hanno chiuso le porte al commercio di prodotti di pellicceria.

Lo scorso settembre persino la London Fashion Week, tra i quattro principali appuntamenti mondiali della moda insieme a Milano, Parigi, New York, ha imposto il divieto di sfilata per capi in pelliccia.

Ormai è certo che presto l’industria dell’abbigliamento non sfrutterà più gli animali per la loro pelliccia. Un risultato straordinario, frutto di anni di battaglie, ma che non può farci dimenticare che ci sono ancora molti altri animali da salvare. Diverse aziende fur-free, anche grazie al dialogo che siamo riusciti ad avviare, si stanno ora dotando di specifiche politiche commerciali per ridurre o escludere l’impiego anche di altri “Animal Derived Materials” come piume, lana (mohair e d’angora), pelli esotiche, seta ecc.

E noi continueremo a fare pressione sull’industria dell’abbigliamento fino a quando nessun animale sarà più considerato come una risorsa o un mezzo da sfruttare.