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Nati in Cina i primi ibridi tra scimmia e maiale: aberrazione pseudo scientifica

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Ultimo aggiornamento

domenica 08 dicembre 2019

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Ancora un caso di ingegneria genetica applicata su animali: dopo le scimmiette clonate e la notizia dell'embrione ibrido uomo-pecora, l’annuncio della prima nascita di ibridi tra scimmia e maiale, arriva dalla Cina. 

La nascita è avvenuta presso lo State Key Laboratory of Stem Cell and Reproductive Biology di Pechino e a riportare la notizia è il "New Scientist". Le chimere - animali creati per ottenere organi da trapiantare nell'uomo - sono nate vive, ma sono decedute nel giro di pochi giorni.

Davanti a questi esperimenti aberranti non è possibile astenersi da considerazioni morali: la ricerca non può prescindere dall’etica, e qui è stato superato ogni limite, oltretutto, senza benefici per il progresso della ricerca e delle terapie rivolte all’uomo.

  • Da decenni, infatti, si usano maiali e scimmie per xenotrapianti di organi tra specie diverse, senza nessun risultato positivo, ma con rischi altissimi per l’uomo. Il trapianto di organi tra specie diverse è in grado di scatenare l’attività di virus silenti e innocui nell’organismo originario ma che potrebbero generare epidemie nell’uomo. 
  • Parallelamente, non viene fatta adeguata informazione sull’importanza di donare gli organi, e la donazione di tessuti, utili per la ricerca perché specie specifici, sia provenienti da decessi che da operazioni, è un processo difficile e osteggiato. 
  • A questo si aggiunge lo sfruttamento animale, con un numero indefinito di impianti eseguiti in uteri di madri stabulate in laboratori per tutta la loro vita. Madri che vivono la gravidanza come qualsiasi altro mammifero (il termine mammifero deriva proprio dalle cure parentali che ha la madre che è cosciente della gestazione e del parto) e che spesso perdono il loro cucciolo e, come in una catena di montaggio, vengono nuovamente ingravidate e analizzate.

Grazie a una legge che abbiamo contribuito a fare approvare, il divieto di xenotrapianti dovrà entrare in vigore in Italia a partire dal 1° gennaio 2020, insieme a quello dei test su animali per le sostanze d’abuso.

Di fronte all’ennesimo caso di estremismi “pseudoscientifici” in cui l’uomo supera ogni limite nel manipolare la genetica animale, rinnoviamo il nostro appello al Ministro Speranza, affinché il divieto di xenotrapianti in Italia non venga ancora posticipato ed entri finalmente in vigore, tutelando animali e dando un reale futuro a chi aspetta lo sviluppo di una ricerca seria ed etica che può salvargli una vita.

Unisciti al nostro appello

#BASTATESTANIMALI

Foto: www.ilmessaggero.it