Integrazioni di B-LAB per Fileni appaiono inadeguate: chiediamo un incontro
B-Lab ha pubblicato, meglio tardi che mai, l'esito della procedura di indagine interna a Fileni (Complaints Process Disclosure Report - FILENI [approved] ) sulle evidenze che avevamo mostrato, a seguito dell'inchiesta di Report nel 2023.
Le evidenze dell'indagine interna all'ente certificatore avrebbero dovuto determinare una celerità e urgenza di reazione in B-Lab che, invece, ha preso i suoi tempi, presumiamo per approfondire un'indagine dettagliata sulla base della cospicua documentazione, fornita sia dall'inchiesta di Giulia Innocenzi, che dal report LAV corredato dalle condanne che l'azienda ha avuto nell'ultimo periodo, come appreso dagli organi di stampa:
A proposito della devastazione delle Marche, ormai regione piena di allevamenti di polli e regno di Fileni, i danni su animali, persone e ambiente sono incalcolabili, ma individuabili e opportunatamente riscontrati in numerosi approfondimenti scientifici.
Alla conferenza stampa del 26 marzo 2025 indetta dal comitato per la Vallesina, è stato presentato dalla dott.ssa Rigonat il parere dell'ISDE Italia circa l'effetto inquinante con danni sulla salute umana degli allevamenti intensivi, particolarmente di quelli avicoli e con focus sulla provincia di Ancona.
Questo aspetto appare tanto sorprendente quanto inaccettabile dal momento che è stato mostrato più volte, nei servizi in onda su Report, come Fileni tratta gli animali che alleva.
In ogni caso, l'indagine ha identificato opportunità di miglioramento per le pratiche dell'azienda.
B-Lab ha quindi confermato la certificazione a Fileni, nonostante abbia imposto all'azienda di sviluppare ed implementare linee guida di comunicazione, da presentare preventivamente a B-Lab Global.
Dunque, perché B-Lab avrebbe dovuto dare queste indicazioni di miglioramento a Fileni, se ritiene che l'azienda non abbia avuto alcun comportamento in violazione dei valori dell'ente certificatore? Soprattutto, a fronte di quanto emerso dalle condanne che Fileni ha ricevuto in questi mesi, vorremmo capire dall'ente certificatore come possano ritenersi sufficienti in ottica di “miglioramento” le misure indicate nel Disclosure Report.
Inoltre, continuiamo a chiederci come sia ammissibile certificare come sostenibili aziende zootecniche quali Fileni.
Chiediamo infatti che la certificazione sia concessa solo a quelle aziende zootecniche che vincolino l'attività a parametri di dismissione o riconversione dell'attività produttiva verso produzioni non animali, mostrando un chiaro impegno per la transizione ecologica, che non può prescindere dalla transizione alimentare.