È stata
una corsa contro il tempo quella di LAV Verona con il supporto della Sede
nazionale per trovare una sistemazione alle 47 bovine sequestrate da un
allevamento da latte che le deteneva in condizioni terribili. Una storia di
impegno per evitare l’abbattimento di questi animali, già tanto maltrattati,
per un lieto fine di rinascita.
LAV si è attivata con un'operazione di recupero e messa in salvo di grandi dimensioni, scaturita da
una segnalazione di maltrattamento pervenuta al nostro sportello di
Verona.

LAV
Verona ha infatti attivo lo
sportello contro i maltrattamenti sugli animali e LAV, in
qualità di persona offesa dai reati in danno agli animali coinvolti, ha
collaborato con la Procura di Verona per individuare soluzioni che
permettessero di portare in salvo gli animali il più in fretta possibile.
La
situazione era tutt’altro che semplice, viste da un lato le condizioni in cui
versavano gli animali, ancora presso la stalla degli orrori in attesa di essere
spostati, e dall’altro lato la difficoltà di reperire adottanti o strutture
idonee ad ospitare un numero tale di bovini.
Dopo le prime 5 vacche e 7 vitelle spostate il 23 febbraio 2023 presso Terra LAV, intorno all'Animanatura Wild Sanctuary di Semproniano, ne restavano ancora 35 da salvare.
Le attività di ricerca di adozioni, stalli e strutture
adeguate non sono state semplici ed hanno visto il quotidiano impegno della
sede di LAV Verona, sia sul posto, al fine di monitorare le condizioni degli
animali nell’allevamento, sia nella frenetica ricerca, con il supporto della
sede nazionale, di soluzioni adatte dove trasferire le povere mucche.
Molti tra
i rifugi contattati non avevano disponibilità, ed inizialmente è stato anche
bloccato il trasferimento di 4 mucche che sembravano destinate ad un
agriturismo in Trentino, vista la grande severità della normativa riguardante i
requisiti sanitari per la movimentazione di bovini verso la Regione.
Un
privato, contatto di LAV Verona, ha da subito manifestato la volontà di
adottare una delle bovine, ed ora, già da qualche mese, l’animale è in ripresa
e può godere di una vita rispettosa delle sue caratteristiche.
Un’altra
bovina è andata in stallo temporaneo presso un’altra struttura di un privato
che si è reso disponibile.
Il
rifugio Ippoasi di Marina di Pisa ha accolto una delle vitelle, che si sta riprendendo dai traumi
subiti.
Dieci tra
vacche e manzette sono in stallo temporaneo a carico della Sede nazionale in un
luogo adatto in provincia di Rieti, dove sono seguite dalle cure del
medico veterinario cui sono state affidate.
LAV Prato con il supporto della sede nazionale, si è resa disponibile per
sistemare una struttura idonea ad accogliere almeno 6 di questi animali. E così
è avvenuto: fatti i lavori richiesti dalla Azienda USL, aperto il codice stalla e creato
un nuovo rifugio LAV per erbivori che, al momento, ospita i 6 animali.
Il 16 giugno 2023 è avvenuto l’ultimo e più consistente trasporto: abbiamo portato 15 bovine in ampi pascoli tra le campagne in provincia di Frosinone, affidate a persone esperte e attenzionate dal veterinario del posto.

Purtroppo, non siamo arrivati in
tempo per una povera bovina, che ha dovuto essere abbattuta il giorno prima del
trasferimento per decisione
del medico veterinario consulente tecnico del custode giudiziario,
perché ormai irrimediabilmente compromessa, ma vogliamo credere che questo
risultato sia anche per lei e per tutti gli animali che non riusciamo a
raggiungere.
Sono tanti, ce ne sono e ce ne saranno ancora tanti, perché i
numeri di animali allevati è tale che è impossibile salvarli tutti.
Salvarne alcuni non significa
risolvere i problemi di tutti, ma vuol dire fare il possibile, perché ognuno di
loro è un singolo individuo e
come tale ha un grandissimo valore.
Vedere
un allevamento vuoto e saperlo tale perché gli animali sono stati portati tutti
non al macello, ma verso una nuova vita, è l’immagine che vorremmo vedere sempre più
spesso e per questo LAV si batte in più sedi ed a più livelli per migliorare le
condizioni di ogni animale allevato.
Un futuro migliore per gli animali è possibile e doveroso
Da molti anni, denunciamo le gravi problematiche del sistema zootecnico
attraverso una presenza costante sul territorio, rilevando situazioni di
maltrattamenti sensibilizzando ad un’alimentazione vegana e avanzando
proposte di legge per garantire agli animali maggiori tutele e collaborando con
altre associazioni in coalizione, per dare voce agli animali anche a livello
europeo.
Proprio
a livello europeo vi sono stati importanti passi avanti, determinanti per gli
impegni futuri anche in ambito nazionale.
La
Commissione UE è impegnata nell’ambito della strategia Farm to Fork a una revisione della normativa europea per
aggiornare le norme dell'UE in materia di benessere degli animali allevati,
al fine di valorizzare il contributo delle recenti analisi scientifiche,
ampliarne la portata e renderle più semplici da applicare, migliorando così in
generale la tutela degli animali nell'UE.
LAV è
costantemente impegnata affinché l’UE assuma il ruolo di capofila di una
transizione necessaria verso standard di tutela maggiori, sostenendo una
riforma normativa che vada oltre il concetto di “limitare la sofferenza”
e promuova attivamente uno stato positivo di salute psico-fisica
degli animali.
Innalzare gli standard di tutela per gli animali è un passo avanti, ma sicuramente non l’obiettivo finale di LAV: migliorare le condizioni degli animali è, infatti, solo il primo passo per porre fine allo sfruttamento di tutti gli esseri senzienti per cui LAV si batte da sempre ogni giorno e continuerà a farlo.