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Macachi Università di Torino, accuse di disinformazione: LAV non ha ricevuto smentite o rettifiche

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Ultimo aggiornamento

giovedì 08 agosto 2019

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LAV legge con stupore la replica dell'Università di Torino a quanto diffuso recentemente dall’Associazione, infatti in data 1° agosto abbiamo informato i nostri sostenitori e lettori che il professor Tamietto, responsabile del progetto che coinvolge 6 macachi per esperimenti sulla cecità, avrebbe chiesto al Rettore dell’Università di Torino, Gianmaria Ajani, di anticipare all’inizio di settembre l’intervento invasivo sul cervello dei primati, previsto originariamente tra alcuni mesi, presso l’Università di Parma. I toni aggressivi e delegittimanti usati dall'ateneo piemontese appaiono assai distanti dal linguaggio che si auspicherebbe essere quello proprio dell'Accademia.

A fronte di accuse di falsità, specifichiamo che al momento LAV non ha ricevuto dall’Ateneo alcuna esplicita e diretta richiesta di smentita/rettifica ufficiale.

Inoltre, nel testo a firma dell’Ateneo, continuano a essere riportate, a giustificazione del protocollo, le stesse identiche informazioni, ormai, da mesi.

A tal proposito non si è espressa solo la LAV, ma anche numerosi scienziati e ricercatori contrari specificatamente a questa ricerca, tra i quali riportiamo:

Alfredo Lio
Roberto Mucelli
Elena Venco 

Sarebbe utile che chi difende questo protocollo risponda ai punti sollevati di rilievo scientifico, invece di accusarci “di aver messo in atto una grave campagna di disinformazione nei confronti del progetto”.

La nostra battaglia continua, sempre più forti del sostegno di associazioni, cittadini e ricercatori che dicono il loro NO e chiedono la liberazione dei macachi.

Michela Kuan
Biologa, responsabile LAV Ricerca senza animali