Tra i 65 brand nel calendario ufficiale, 17 sono Fur-Free e 33 non hanno pellicce nell'ultima collezione.
La Camera Nazionale della Moda, organizzatrice della Settimana della Moda di Milano, non ha ancora seguito l'esempio della corrispondente inglese, che già dalla Spring-Summer2019 e dalla Fall/Winter2019/20, ha presentato collezioni tutte prive di pellicce, bandendo definitivamente le pellicce animali dalla LFW a partire dall'anno in corso, con decisione del British Fashion Council.
Tuttavia, la strada sembra segnata dalle scelte stilistiche, commerciali e, non da meno, di sostenibilità dei brand: nel calendario ufficiale dei fashion show sono listati 65 brand e solo 7 stanno facendo ancora un uso regolare di pellicce animali, 33 non hanno usato pellicce animali nelle ultime collezioni e sono invece ben 17 i brand che hanno assunto un impegno fur-free (con una specifica corporate policy o con dichiarazioni pubbliche).
Non solo, alcuni brand hanno iniziato a dismettere anche altri materiali animali oltre la pelliccia, come la pelle di canguro, la piuma e l'angora.
Tutti i principali brand globali della moda dichiarano di essere impegnati nella contribuzione al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU, ma pochi adottano politiche coerenti nell'approvvigionamento responsabile di materie prime, come la pubblicazione di una roadmap di progressiva dismissione dei materiali animali - palesemente non definibili “sostenibili” - a cominciare dalle pellicce!
Già dal 2015 la nostra associazione si confronta con le principali aziende della moda (brand e retailers) per fare comprendere le criticità nella produzione di materiali animali (non solo pellicce, ma anche piume, pelli e filati) e la disponibilità di materiali alternativi più sostenibili e che non derivano dallo sfruttamento degli animali.
Noi di LAV abbiamo creato il sito Moda Senza Animali per fornire ai brand informazioni utili sui Next-Gen Materials e per metterli in competizione pubblicando in un dedicato database le Animal Free Policy adottate dai singoli brand.
Il futuro della moda è Animal Free: la recente rilevazione Doxa commissionata da LAV e condotta tra i consumatori moda in Italia, Francia, Germania, Olanda, Spagna e Regno Unito ha dimostrato una propensione all'acquisto di prodotti moda Animal Free dal 75,4% all'85,4%; ed i brand più lungimiranti ne stanno prendendo atto, adeguando l'offerta di prodotti più sostenibili ed etici.
Milano Fashion Week SS25
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