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Diamo il buon esempio: i nostri progetti raccontati all'assemblea dell'ANCI

Il Ministero della Salute presenta come esempio positivo il nostro progetto “4 zampe che cambiano la vita” alla 39^ Assemblea annuale dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani.

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Ultimo aggiornamento

lunedì 21 novembre 2022

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Animali familiari

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Dimostriamo amore ai nostri animali attraverso il microchip

Un ulteriore riconoscimento per il progetto “4 zampe che cambiano la vita”, ideato da LAV e condotto in collaborazione con il Ministero della Salute, per promuovere una corretta relazione con gli animali familiari e contrastare il randagismo.

Dopo il grande successo del tour microchippatura gratuita, organizzato da LAV in collaborazione con il Ministero della Salute, la campagna di sensibilizzazione contro l’abbandono e la corretta convivenza con cani e gatti verrà portata come esempio positivo di attività che i Comuni dovrebbero agevolare e promuovere in occasione della 39^ Assemblea Annuale dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), che si terrà a Bergamo dal 22 al 24 novembre.

In questa occasione il Ministero della Salute veicolerà la locandina relativa al tour di microchippatura gratuita delle regioni del sud Italia, che rappresenta il cuore del progetto, e la guida redatta da LAV “4 zampe che cambiano la vita” che, oltre a fornire consigli su come comportarsi nel migliore dei modi con i cani e i gatti che vivono nelle nostre case affinché la convivenza sia serena, si propone di promuovere l’adozione responsabile di cani e gatti da canili e gattili, prevenire l’abbandono e la nascita di cucciolate casalinghe che, come noto sono una delle principali fonti che alimenta il randagismoI materiali saranno a disposizione dei sindaci, degli assessori e di tutti i partecipanti all’evento che vorranno supportare questa iniziativa.

La lotta all’abbandono e al randagismo, così come la promozione del corretto rapporto con gli animali, è una priorità nel nostro Paese, dove a fronte della sofferenza dei cani reclusi nei canili si spendono quasi 90 milioni di euro ogni anno, stima decisamente conservativa, per il loro mantenimento. Soldi pubblici, che potrebbero in gran parte essere risparmiati o devoluti ad altre attività di effettiva tutela degli animali, per trasformarli in servizi per favorire l’adozione responsabile e il sostegno agli animali che vivono in nuclei familiari socialmente fragili.

Questo importante riconoscimento da parte del Ministero, unito al grande riscontro ottenuto sia a livello istituzionale che di cittadinanza nei Comuni coinvolti finora, evidenzia come sia possibile innescare un circolo virtuoso di collaborazione tra associazioni, istituzioni e cittadini che permette di ottenere risultati concreti, misurabili e duraturi nel tempo in termini di tutela e rispetto del benessere sia dei cani e dei gatti che vivono in famiglia, sia di quelli liberi sul territorio.

Ci auguriamo che i materiali di sensibilizzazione che abbiamo costruito, relativi all’obbligo di iscrizione in anagrafe degli animali d’affezione e alla loro corretta gestione, vengano divulgati il più possibile per far comprendere l’importanza dell’adozione e guidare le persone nel percorso di vita con un cane o un gatto.