6 mesi di reclusione è l’esito del patteggiamento per l’Ex Amministratore Delegato di Aptuit, pena sospesa.
Rinviata invece al 19 maggio la valutazione del programma di messa alla prova (MAP) per la veterinaria. Prosegue così davanti al Tribunale di Verona il processo che vede imputati l’ex Amministratore Delegato e una delle Veterinarie della multinazionale farmaceutica Aptuit, del gruppo Evotec, accusati di maltrattamento e uccisione non necessitata di animali a seguito delle gravi irregolarità riscontrate nello stabilimento di ricerca di Verona.
Seppur esigua la pena di 6 mesi, il dato da leggere concretamente è che c’è stata nei fatti un’ammissione di responsabilità di quanto avviene all’interno degli stabulari di Apuit. LAV non si fermerà affinché anche l’ultimo animale verrà liberato dalle violenze della vivisezione.
Dopo il maxi-sequestro del 2022, che aveva portato alla liberazione di oltre 50 animali tra cani e primati non umani, la Procura della Repubblica di Verona aveva disposto ulteriori accertamenti che, nel tempo, hanno confermato un quadro di sofferenze inflitte e condizioni di detenzione non conformi alle norme, sino a un ulteriore sequestro di altri 9 beagle a maggio 2025.
LAV, che si era costituita parte civile nel procedimento, è stata presente anche oggi in aula per rappresentare gli interessi degli animali vittime di sperimentazione, e per ribadire l’importanza di una piena assunzione di responsabilità da parte di chi ha violato i requisiti minimi imposti dalla legge e la dignità degli individui coinvolti.
Ci auguriamo che queste prossime udienze segnino un nuovo, importante risultato per la tutela degli animali ancora impiegati nei laboratori, garantendo almeno il pieno rispetto della normativa vigente, senza alcuna deroga.
Si ringrazia l’Avvocato Raffaella Sili del Foro di Roma per l’attività prestata in questo processo.