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Maltrattamento e uccisione di animali a Ravenna: eutanasie seriali senza anestetici

Emergono altri particolari sulla condotta del veterinario Guerra.

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Ultimo aggiornamento

martedì 16 gennaio 2024

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#maltrattamento

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Caso Guerra: assolta la proprietaria del cane sottoposto senza motivo a eutanasia

Ucciso nel piazzale di fronte all’ambulatorio del veterinario Mauro Guerra – sul quale pende un provvedimento di radiazione dell’Ordine dei medici veterinari di Ravenna – che invece avrebbe dovuto curarlo.

Questa la fine dell’anziano cane Balto, dalla cui morte nell’agosto del 2020 scaturì l’indagine della Polizia Locale, Carabinieri Forestali e Guardia di Finanza e che ha portato Guerra ad essere imputato anche per detenzione illegale di farmaci, falsificazione di libretti sanitari, frode in commercio e reati tributari.  

Un agente della Polizia Locale, sentendo i guaiti di Balto che era stato lasciato sotto il sole e aveva difficoltà a deambulare, lo aveva soccorso portandolo da Guerra.

Il veterinario, sentiti telefonicamente i proprietari, aveva praticato l’eutanasia senza aver sottoposto il cane ad alcun accertamento. 

I proprietari del cane, la direttrice del carcere di Ravenna Carmela de Lorenzo e suo marito, erano stati quindi iscritti nel registro degli indagati per maltrattamento e uccisione di animalema durante l’udienza tenutasi ieri presso il Tribunale di Ravenna sono incredibilmente stati assolti da entrambe le accuse. 

Nell’attesa di leggere le motivazioni della sentenza e di ricorrere in appello, non possiamo non contestare una sentenza che non tiene conto della responsabilità, non solo morale ma anche legale, di chi decide di vivere con un cane a salvaguardarne benessere e salute psicofisica.

Una sentenza pericolosa che legittima comportamenti scorretti e violenti nei confronti degli animali che arriva proprio in giorni in cui tutta l’Italia si indigna per gesti di maltrattamento che stanno purtroppo affollando la cronaca. 

Anche la politica sta iniziando a considerare con l’esame e l’approvazione da parte della Commissione Giustizia di una proposta di leggere per pene più severe, certe ed efficaci nei casi di reati contro gli animali.

I gravi maltrattamenti che hanno causato la sofferenza e la morte di animali - anche recentemente - evidenziano la necessità di un intervento deciso.

MAI PIÙ MALTRATTAMENTI!

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