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Lavezzola (RA): caso allevamento Fenati, uccisione di oltre 1500 volatili, chiediamo di essere parte civile

Uccisioni effettuate da Ausl locale per sospetta aviaria.

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Ultimo aggiornamento

lunedì 23 giugno 2025

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Area foodAnimali negli allevamenti

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Mai più un altro Cuori Liberi

Il caso risale al 2022, quando, a seguito di un focolaio di influenza aviaria, venne ordinato un massacro di oltre 1500 animali nell'allevamento Fenati. Tra essi anatre, polli, pavoni, fagiani e oche.

La contestazione riguarda le modalità di uccisionepiù animali catturati contemporaneamente con un retino, costretti a posture innaturali e dolorose, schiacciati gli uni sugli altri mentre tentavano di fuggire da gabbie di contenimento troppo piccole. La fase finale dell'uccisione  si sarebbe, inoltre, svolta con l'immissione di gas asfissiante dall'alto anziché dal basso, come raccomandato dalle linee guida, causando un'agonia prolungata agli uccelli.

Un'associazione locale ha presentato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ravenna una denuncia per maltrattamento ed ha poi contattato LAV attraverso la sede territoriale di LAV Modena, per chiedere il nostro intervento nel procedimento avviato in seguito alla uccisione da parte dell'Ausl di oltre 1500 volatili, tra cui alcuni anche rari e non tutti a rischio aviaria.

Come LAV, seppure si tratti di allevamento a fini commerciali, e quindi pur sempre di una realtà che alleva per fini economici gli animali, abbiamo quindi comunque ritenuto importante intervenire. Per noi, infatti, il tema di violazione sistematica della normativa a tutela degli animali in caso di uccisioni in urgenza è centrale e abbiamo diversi fronti di lavoro aperti per contrastare misure estreme di eradicazione di malattie virali tra animali e per chiedere protocolli sanitari differenti per i rifugi, affinché non accada mai più un altro Cuori Liberi.

UCCISI PERCHÉ FORSE ERANO MALATI
Dalle indagini svolte dalle autorità competenti è emerso che le due veterinarie imputate, avrebbero consentito alla soppressione di volatili ornamentali senza reale necessità,  né avrebbero controllato e corretto l'operato degli operai della cooperativa incaricata delle uccisioni.

La cooperativa incaricata delle uccisioni è la Soc. Coop. Agricola Il Bidente, coinvolta in diverse operazioni problematiche tra il 2023 e il 2025. Si tratta infatti della stessa ditta che compare anche in operazioni di uccisioni di suini per PSA, denunciate da inchieste andate in onda nella trasmissione Report su RAI 3 perché inadeguate e critiche nelle modalità.

In ogni caso, le misure utilizzate per tentare di contrastare malattie virali come l'aviaria sono cruente e vanno sempre nella stessa direzione, che finora non ha portato alcun miglioramento, ma solo a molta sofferenza. Sono milioni gli animali uccisi e che continuano ad essere ammazzati, basandosi sul solo dubbio che possano aver contratto la malattia.

ACCUSA DI PRATICHE CRUDELI NELLA CATTURA E NELL'UCCISIONE
Nel caso di specie, l'accusa alle due veterinarie Ausl che coordinavano le operazioni il 4 aprile 2022 è quella di pratiche crudeli nella cattura e nell'uccisione dei volatili, oltre che di condotta scorretta visto che le due “professioniste” avrebbero acconsentito a uccidere più animali del necessario.

Eppure, è compito dell'Ausl tutelare la salute pubblica, anche attraverso la tutela della salute e del benessere degli animali e sono molti gli aspetti critici della vicenda.

Il 17 febbraio scorso l'udienza predibattimentale era stata rinviata e il 17 giugno noi di LAV, rappresentarti dall'avv. Cané, come già annunciato a febbraio, abbiamo chiesto di essere ammessi come parte civile.

Saremo presenti quindi per ribadire l'importanza di interventi decisi nei confronti di persone che cagionano violenze agli animali, a maggior ragione se si tratta di veterinari che dovrebbero invece supervisionare il benessere di quegli animali.

È importante ricordare, inoltre, che malattie virali tra animali sono sempre più aggressive e più frequenti a causa del modello alimentare attuale, che costringe gli animali in condizioni terribili negli allevamenti. Tra aviaria, blue tongue e peste suina africana, sono tantissimi gli ovicaprini, gli avicoli e i suini vittime delle misure “di eradicazione” ancor prima che delle malattie.

Esseri senzienti uccisi in serie e in via preventiva, per tutelare gli interessi economici di un comparto, quello zootecnico, che sta collassando su sé stesso.

Oltre a misure e politiche a tutela degli animali, in ottica anche del modello One Health, la scelta migliore che possiamo fare è optare per una alimentazione a base vegetale, per non alimentare la sofferenza e il modello allevatoriale.