Stanziare fondi per i modelli innovativi, etici e human-based è una necessità improrogabile per animali, ricercatori e cittadini.
Quell'animale è la vittima silenziosa di una pseudoscienza che si proclama “salvavita” ma che, nel 95% dei casi, fallisce quando arriva all'essere umano, la sua seconda cavia. Una strada diversa esiste già ed è quella di una ricerca senza animali.
Ma per realizzarla serve un impegno concreto da parte delle Istituzioni, che permetta un reale cambiamento verso l'unica cura giusta per tutti: essere umani, bambini, anziani, animali e ambiente. Lo sviluppo e l'adozione dei metodi sostitutivi non è solo auspicabile, ma è un obbligo anche per il nostro Paese. La normativa europea (Direttiva 2010/63/UE) e quella italiana impongono la promozione e il sostegno dei metodi che sostituiscono l'uso di animali nella ricerca.
Per il 22 e 23 novembre invitiamo tutti i cittadini a scendere in piazza e firmare la petizione per chiedere al Governo, al Parlamento e alle Regioni, già a partire dalla Legge di bilancio 2026, di finanziare la ricerca scientifica senza animali.
Chiediamo ai Senatori della Commissione Bilancio del Senato, nella quale è in corso l'esame della Manovra, di presentare e approvare le proposte emendative da noi suggerite, finalizzate a rifinanziare il Fondo del Ministero della Salute per i metodi sostitutivi e a destinare una parte delle risorse dei Ministeri della Ricerca e del Made in Italy, già destinate alla ricerca, alla ricerca senza animali. Solo così centinaia di ricercatori avrebbero la possibilità di lavorare e sviluppare progetti innovativi, salvando milioni di animali e scoprendo cure efficaci per chi ne ha bisogno, oltre a far innalzare il livello della ricerca nel nostro Paese, che tornerebbe ad essere concorrenziale e stimato a livello internazionale.
Una ricerca senza sofferenza animale è obiettivo principale delle norme italiane e internazionali, e dichiarato anche dalla Commissione Europea, condiviso da enti regolatori e da istituzioni scientifiche internazionali.Inoltre, ha già il sostegno di milioni di cittadini, come evidenzia la petizione “Save Cruelty free Cosmetics”, sostenuta da LAV, che ha raccolto oltre un milione e 400 mila firme in UE di cui più di 91 mila italiane, superando il quorum previsto del 172%. Cosa stiamo aspettando quindi?”
È già in atto, infatti, un cambio di paradigma a livello internazionale, guidato dall'innovazione scientifica, dalla pressione etica e dalle riforme politiche, che si sta orientando verso metodologie di ricerca senza l'impiego di animali (NAMs), come l'intelligenza artificiale, gli organoidi e gli organi su chip, la genomica, la metabolomica, la proteomica, il bio-printing, le reti neurali artificiali. Questi metodi sono efficaci, sicuri e predittivi, perché si basano su materiale umano eliminando, quindi, le differenze interspecifiche evidenti che ci sono tra un topo o un cane e l'uomo.
Inoltre, nel 2023 è stato portato all'attenzione della Commissione Europea un documento condiviso da oltre 140 scienziati che chiedono una strategia concreta per accelerare la transizione completa verso una scienza animal-free e, parallelamente, supportare un gruppo di lavoro (ERA- European Research Area) che possa incrementare il mondo della ricerca, diffondendo le conoscenze e dando riconoscimento ai giovani ricercatori impegnati nei modelli innovativi.
Ma in Italia, invece di seguire il trend internazionale, si continua a finanziare la vivisezione, con oltre 1 miliardo e 300 milioni di euro investiti ogni anno tanto che, al momento non ci sono fondi destinati ai metodi di ricerca sostitutivi all'impiego di animali. E questo nonostante il Decreto Legislativo 26/2014, legiferante in materia, dichiari come prioritari i modelli di ricerca scientifica senza animali e preveda incentivi economici per il loro sostegno e diffusione. Si tratta di una grave mancanza, quindi, che lascia il nostro Paese indietro sul piano scientifico, etico e culturale.
Il 22 e il 23 novembre ai tavoli LAV in tutta Italia sarà possibile ottenere maggiori informazioni sulla realtà della sperimentazione animale e su quali sono le potenzialità dei metodi sostitutivi, e si potrà firmare la petizione per supportare la campagna LAV #LaCuraGiusta.
Per essere con noi in prima linea contro la sperimentazione sugli animali e sostenere i progetti di ricerca etica che stiamo supportando in alcune università italiane sarà anche possibile scegliere i panettoni di Natale LAV disponibili in due gusti differenti cioccolato e pere o tradizionali). Tutti i nostri prodotti sono artigianali e completamente vegani e si possono trovare anche online sul nostro shop.